Pantelleria ha una nuova città gemella, la valdostana Chamois. . Dopo mesi tra protocolli, provvedimenti e incontri formali, l’isola di montagna esclusa al traffico veicolare e l’isola di mare al limitare meridionale della Penisola saranno ora più vicine che mai. Il gemellaggio verrà ufficializzato oggi al Vinitaly di Verona, nel corso di un incontro che si terrà nel Padiglione Sicilia alla presenza dell’Assessore all’Agricoltura Regione Sicilia Luca Sammartino, del Direttore Generale dell’Assessorato all’Agricoltura Regione Sicilia Dario Cartabellotta, del Sindaco di Chamois, del Sindaco di Pantelleria. del Professor Mario Fregoni, Presidente Onorario OIV, della Dottoressa Dora Marchi, enologa direttore tecnico Enosis Srl, del Dottor Donato Lanati, enologo titolare Enosis Srl.
Chamois, la città chiamata camoscio
Chamois, già il toponimo del paese è del tutto particolare e curioso: tradotto dal francese significherebbe camoscio, si trova a 1.800 metri di altitudine, ed è il comune più alto della Val d’Aosta. Chamois è stata inserita nel novero delle “Perle delle Alpi”, titolo che premia i comuni montani più virtuosi per sostenibilità ambientale e mobilità dolce. Stiamo parlando di un luogo senza tempo, dove non circolano automobili. Si può raggiungere Chamois solo a piedi o con una comoda funivia. È presente anche un’aviosuperficie per piccoli aerei e coraggiosi piloti.
Pantelleria, la perla nera del Mediterraneo
Pantelleria, sita tra Sicilia e coste della Tunisia, è un gioiello incastonato nelle acque del Mar Mediterraneo. Conosciuta anche come la Perla Nera del Mediterraneo per le colate laviche che caratterizzano il paesaggio, l’isola di Pantelleria in Sicilia è di origine vulcanica. Si tratta quindi di 2 perle una nelle Alpi e una nel Mediterraneo. La perla bianca e la perla nera. Due comuni uno a Nord-ovest dell’Italia e uno a Sud-ovest, uniti da una linea immaginaria. Così diversi ma simili nel loro essere nel nostro immaginario luoghi unici per passare una vacanza o per viverci lontano dai rumori e dai clamori, luoghi in cui si va a ritemprarsi, ma che permettano di creare e pensare a progetti visionari.
Il gemellaggio viticolo Pantelleria-Chamois
Sotto il profilo varietale Pantelleria è caratterizzata da un solo vitigno, il Moscato di Alessandria (d’Egitto), forse la più antica varietà di Vitis vinifera, genitrice di diversi Moscati. È giunta a Pantelleria secoli or sono da Cap Zibib, sito di fronte in Africa settentrionale, donde il nome zibibbo assunto da questa varietà a Pantelleria. Su quest’isola i suoli sono di origine vulcanica, ricchi di potassio, a pH basso, poveri di calcare, ricchi di scheletro, molto siccitosi. Il clima è tipicamente mediterraneo, a scarsa piovosità, e per tale ragione la vite deve essere allevata ad alberello basso, detto alberello pantesco, riconosciuto patrimonio culturale dell’umanità dell’Unesco. Il vino più tipico è il noto DOC Passito di Pantelleria, adatto all’abbinamento con i dessert e spesso deriva da antichi ceppi secolari franchi di piede.
A Chamois (AO) il costituendo vigneto verrà piantato a fine aprile-maggio, a 1800 m. di altitudine, su terreno molto sabbioso, ricco di sostanza organica, senza portinnesto, ossia franco di piede, e verrà allevato a spalliera bassa, con ceppi a cespuglio e privi di fusto, allo scopo di sotterrare i tralci d’inverno per resistere al freddo invernale. E’ la tecnica che si usa nell’Est Europeo, come sul Mar Nero, Russia, Kazakistan,ecc..
Le varietà che verranno messe a dimora saranno a maturazione precoce, a ciclo breve, quali il Riesling renano, o Chardonnay, il Pinot bianco, il Pinot nero, il Blanc de Morgex (quest’ultimo si coltiva sino a 1200 m di fronte al Monte Bianco). Si produrrà uno spumante classico di grande qualità. Sarà il vigneto più alto d’Europa (ai tropici arriva a 3500 m) e rappresenterà la più elevata ricerca europea per resistere al riscaldamento dei cambiamenti climatici.
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