La Guardia di Finanza di Padova ha sequestrato 10 tonnellate di carni suine provenienti dalla Cina e introdotte nell’Unione Europea in violazione delle norme, nonché contaminate potenzialmente dalla peste suina. I sanitari dell’Ulss 6 Euganea, ritenendo subito pericoloso il prodotto, hanno provveduto all’incenerimento senza attendere le analisi sulla carne.
Le Fiamme Gialle sono intervenute la scorsa notte in un magazzino all’ingrosso di generi alimentari dove da un camion si stavano scaricando 9.429 chilogrammi di carne proveniente dai Paesi Bassi. Sequestrata anche l’attività commerciale per gravi e reiterate irregolarità.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando il fatto, ha dichiarato: «Ancora una volta assistiamo all’intollerabile: cibi pericolosi destinati alle nostre tavole, con rischi per la nostra salute e danni per il lavoro dei nostri imprenditori. Per fortuna le Fiamme Gialle di Padova sono intervenute, dimostrando che non bisogna mai abbassare la guardia. Chi pensa di arricchirsi sulla pelle dei veneti deve essere punito. Esprimo i miei complimenti alla Guardia di Finanza: hanno dimostrato di essere veramente degli angeli custodi, come tutte le forze dell’ordine che operano a tutela dei cittadini. È ora di finirla, infatti, con l’arrivo nella nostra regione di cibi contraffatti e pericolosi; non va lasciato campo libero a questi trafficanti».
Infine, la Coldiretti, in una nota, ha affermato: «Serve dare immediatamente il via libera all’obbligo dell’etichettatura d’origine sui derivati della carne suina, per garantire la trasparenza e la rintracciabilità di fronte agli allarmi sanitari che si moltiplicano con la globalizzazione degli scambi».
«Sotto accusa – ha aggiunto la nota, a firma del presidente Ettore Prandini – c’è il sistema di controllo dell’Unione Europea, con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale pericoloso ai confini olandesi, ma anche i ritardi a livello nazionale causati da una burocrazia che non comprende l’urgenza di tracciare gli alimenti che arrivano ai consumatori, in una situazione in cui l’Italia importa ogni anno dall’estero circa un miliardo di chili di carni suine fresche e congelate».
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