Da domenica 1° maggio la temperatura del condizionatore in tutti gli edifici pubblici non potrà essere inferiore ai 27 °C, con 2°C di tolleranza. Quindi, il limite reale è di 25° C.
Lo prevede un emendamento al decreto Bollette, voluto da due parlamentari del MoVimento 5 Stelle, Angela Masi e Davide Crippa, con l’obiettivo di limitare il consumo di gas e contrastare il caro energia, quindi risparmiando 4 miliardi di metri cubi nel restante 2022.
Questa regola, che prevede delle sanzioni in caso di mancato rispetto e resterà in vigore fino al 31 marzo 2023, varrà non solo in estate ma anche in inverno e adattata ai riscaldamenti, cioè non al di sopra dei 19 °C, con una tolleranza di 2°C.
Questa misura non vale per le case pubbliche ma, come detto, per gli uffici pubblici, comprese le scuole – in caso di presenza di condizionatori d’aria – e le sedi degli enti locali. Inoltre, non vale per cliniche, ospedali e case di cura.
Per quanto concerne le sanzioni della cosiddetta ‘operazione termostato‘, non è chiaro ancora chi sarà a controllare che la misura sia rispettata, forse gli ispettori del lavoro, ma si attende una conferma in tal senso. Le multe potranno variare dai 500 ai 3mila euro.
Infine, sulla stessa scia, come riportato di recente dal Corriere della Sera, potrebbe anche arrivare un altro decreto per diminuire il consumo elettrico dei Comuni, limitando il numero dei lampioni accesi e le ore di illuminazione.
“Al fine di ridurre i consumi termici degli edifici e di ottenere un risparmio energetico annuo immediato, dal 1° maggio 2022 al 31 marzo 2023 la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici pubblici, a esclusione degli edifici di cui all’articolo 3, comma 4, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74, non deve essere superiore, in inverno, a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza, né inferiore, in estate, a 27 gradi centigradi, meno 2 gradi centigradi di tolleranza”.