Arrivata dall’Africa australe alla fine di novembre 2021, la variante Omicron si è sviluppata rapidamente in Europa, aumentando e di tanto i contagi di Covid-19.
Omicron, infatti, è più contagiosa ma meno pericolosa di Delta e la mutazione si è verificata nel periodo in cui è al culmine un’altra infezione: il raffreddore. Ma qual è la differenza?
Il dottor Hai Shao, medico delle malattie infettive al Chula Vista Hospital, vicino a San Diego, negli Stati Uniti, ha elencato tre sintomi che ‘dicono’ che una persona ha avuto la variante Omicron piuttosto che un raffreddore.
Il primo è la perdita dell’olfatto e del gusto. Il secondo è la presenza di febbre, che non è la caratteristica di un raffreddore. Il terzo è la presenza di forti mal di testa. In ogni caso, se c’è qualche dubbio, l’importante è sottoporsi a un test diagnostico il prima possibile.
“Omicron colpisce più la gola che i polmoni”
Altri studi, invece, hanno osservato che Omicron colpisce più la gola che i polmoni e questo, secondo gli scienziati, potrebbe spiegare perché questa variante del Covid sembra essere più contagiosa ma meno mortale rispetto agli altri ceppi del virus.
Omicron, quindi, non danneggia i polmoni come Delta e altre precedenti varianti. Gli studi in questione, comunque, devono ancora essere sottoposti a revisione paritaria.
“Il risultato di tutte le mutazioni che rendono Omicron diversa dalle varianti precedenti è che potrebbe aver alterato la sua capacità di infettare diversi tipi di cellule”, ha affermato Deenan Pillay, professore di virologia presso l’University College di Londra. “In sostanza, Omicron sembra essere più in grado di infettare il tratto respiratorio superiore, le cellule della gola. Quindi, si moltiplicherebbe più facilmente in quelle cellule più che in quelle del polmone. “Sono risultati preliminari ma convergenti”, ha commentato Pillay.
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