È stato escluso il movente razziale e politico per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo di 21 anni picchiato a morte a Colleferro, alle porte di Roma. Si è appreso da fonti investigative citate dall’Ansa.
Per l’omicidio sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Colleferro quattro giovani: i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, accusati di omicidio preterintenzionale in concorso.
Le stesse fonti riferiscono che potrebbero esserci indagini patrimoniali sui fratelli Bianchi. Stando a quanto si è appreso, infatti, non si esclude che possano esserci accertamenti per stabilire se il tenore di vita dei due fratelli sia in linea con la loro situazione ufficiale di nullatenenti.
I due ragazzi hanno precendenti di polizia alle spalle, a vario titolo, per spaccio e lesioni. Sui loro profili social compaiono foto che li ritraggono in alberghi di lusso a Positano, in campagna in Umbria, in barca a Palmarola e spesso con addosso abiti griffati.
Infine, arriva la richiesta di Vincenza Labriola, deputata di Forza italia: «La morte di Willy Monteiro Duarte, un ragazzo di soli 21 anni pieno di interessi, di sogni per il suo futuro è una ferita per tutto il Paese e non c’entrano la politica o il razzismo: i quattro assassini sono semplicemente dei balordi. Al di là di chi lo abbia materialmente picchiato e ucciso tutti e quattro hanno le stesse responsabilità e meritano, tutti, una pena esemplare, senza sconti o patteggiamenti. Gli autori dell’omicidio erano noti alle forze dell’ordine, conosciuti da tutto il paese come particolarmente violenti, e conducevano una vita di sopra delle loro possibilità economiche. Anche questo aspetto verrà chiarito dalle indagini».
E ancora: «Il sacrificio di questo giovane non deve andar perso. Mi associo alla richiesta del collega deputato di Fdi Paolo Trancassini affinché venga concessa la Medaglia d’oro al Merito Civile a Willy che non ha esitato ad intervenire per difendere il suo amico contro gli aggressori, pagando con la vita».
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