Oggi è il giorno più triste dell’anno. Il Blue Monday come viene definito nella cultura anglosassone è stato calcolato dal psicologo Cliff Arnal dell’Università di Cardiff e cade, secondo i suoi studi, nel terzo lunedì di gennaio. Nel 2019, dunque, cade oggi 21 gennaio mentre lo scorso anno era caduto il 15 gennaio
Le feste natalizie e di inizio anno sono ormai lontane, l’inverno viaggia verso il suo colmo che dovrebbe raggiungere con i giorni della Merla fra fine gennaio e inizio febbraio (per tradizione cadono il 29, 30 e 31 gennaio e anche meteorologicamente sono queste le date fino al 2039 anche se nel 2017 erano caduti dal 31 gennaio al 2 febbraio) e tutto sembra indurre alla tristezza.
In realtà lo studio nasce da esigenze commerciali. Arnall studiò questa data per scopi commerciali. Inizialmente per contrastare la tristezza poteva essere contrastata prenotando un viaggio e le compagnie aeree usarono questo calcolo per proporre le loro tratte migliori. Una strategia che sembrò funzionare con un incremento del 40% delle prenotazioni tanto che ancora oggi sono soprattutto le compagnie aeree dell’area sassone a proporre fin dall’alba del blue monday le loro tariffe e destinazioni speciali.
La strategia commerciale, però, poi si ampliò anche ad altri prodotti ‘consolatori’ fino a fare del blue monday una specie di venerdì nero ma più in piccolo.
La teoria oggi viene utilizzata anche a scopi non commerciali e c’è chi teorizza che il blue monday possa non essere interpretato solo in negativo ma come un segno di speranza. se questo è il giorno più triste dell’anno, passato oggi può solo andare meglio
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