Il Senato, all’unanimità, ha approvato, con 139 voti, in via definitiva, il disegno di legge sull’oblio oncologico. Il provvedimento era già stato approvato all’unanimità dalla Camera in prima lettura ed è stato esaminato in sede redigente dalle commissioni Giustizia e Affari sociali, abbreviando, con l’accordo di tutti i gruppi, i tempi dell’esame dell’assemblea. Diventerà legge all’atto della pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Un lungo applauso, con i senatori in piedi, ha accolto il voto dell’assemblea.
“Per ‘diritto all’oblio oncologico – viene precisato all’articolo 1 del disegno di legge – si intende il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica, nei casi di cui alla presente legge”.
Il testo prevede nei casi di procedure per l’adozione, richiesta di mutui e pratiche bancarie e assicurazioni, così come nelle procedure concorsuali, non sia ammessa la richiesta di informazioni concernenti lo stato di salute relativamente a patologie oncologiche il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta.
Soddisfazione espressa da tutte le forze politiche.
Beatrice Lorenzin, vicepresidente dei Senatori del Partito Democratico, ha affermato: “Approvato all’unanimità Oblio oncologico! Dopo anni di lavoro finalmente è stata approvata una legge di civiltà che rende giustizia ai pazienti oncologici restituendoli ad una vita giuridica libera dalla Malattia. Adozioni, mutui, finanziamenti, accesso al lavoro senza limiti e stigma del cancro. Una bella giornata parlamentare! Grazie ai colleghi e alle colleghe che fin dalla scorsa legislatura si sono battute per questo importante obiettivo”.
Elena Murelli, senatrice della Lega: “Oggi scriviamo una pagina importante. In Italia 3,6 milioni di pazienti sono malati di cancro, di cui 1 milione può considerarsi guarito. Queste persone venivano discriminate nel contesto sociale, nel lavoro e nell’espletamento dei propri diritti: chi è stato malato lo era per sempre. La legge che approviamo, già presentata nella scorsa legislatura e rimasta sul tavolo, tocca tutti i punti più importanti, grazie all’impegno dell’Intergruppo ‘La Salute è un bene da difendere’ e delle associazioni dei pazienti: è stato un lavoro di squadra per trovare insieme una strada per restituire dignità ai tanti guariti. A tutti loro auguriamo oggi una buona nuova vita”.