La nuova variante di Covid-19 nel Regno Unito, che si è già diffusa in Australia, Danimarca e Olanda, si ritiene che sia alla base della maggiore diffusione delle infezioni nel sud – est dell’Inghilterra.
Tuttavia, come spiegato su Sky News, non è la prima volta che il nuovo coronavirus sia mutato dall’inizio della pandemia e potrebbe neanche essere la prima mutazione che abbia alterato la sua capacità infettiva.
Però, questa nuova variante pare sia più trasmissibile. Il primo ministro Boris Johnson alla stampa ha affermat che il nuovo ceppo, VUI-202012/01, potrebbe essere fino al 70% più contegioso e aumentare l’RT di 0,4.
Gli ultimi dati, in effetti, suggeriscono che questo cepppo sia responsabile del 43% delle nuove infezioni nel Sud – Est dell’Inghilterra, raggiungendo il 59% dei nuovo casi nell’est dell’Inghilterra e il 62% a Londra.
Il professor Chris Whitty, ufficiale medico capo dell’Inghilterra, ha detto: «I nuovi casi sono aumentati molto velocemente nelle ultime settimane».
Sir Patrick Vallance, consulente scientifico, ha aggiunto che «un numero insolitamente elevato di varianti – 23 diversi cambiamenti – è stato identificato con questo nuovo ceppo». Il professor Whitty ha già avvertito Organizzazione Mondiale della Sanità dell’esistenza della nuova variante e l’OMS sta analizzando i dati.
Boris Johnson, annunciando l’introduzione delle restrizioni di livello 4 per vaste aree di Londra e de Sud – Est, ha affermato: «Quando la scienza cambia, dobbiamo cambiare la nostra risposta. Quando il virus cambia i suoi metodi di attacco, dobbiamo cambiare il nostro metodo di difesa – e in qualità di vostro primo ministro – credo sinceramente che non ci siano alternative per me».
Questa nuova variante fa ammalare più persone?
Il professor Whitty ha affermato che «non ci sono al momento prove attuali che suggeriscono che il nuovo ceppo causai un tasso di mortalità più elevato o che influisca sui vaccini e sui trattamenti» ma gli studi sono in corso.
Ma Jeremy Farrar, direttore del Wellcome Trust, ente di beneficenza per la ricerca medica con sede a Londra, ha dichiarato su Twitter che l’esistenza della nuova varante è «motivo di preoccupazione. La ricerca è in corso per capire di più ma agire con urgenza ora è fondamentale. Non c’è parte del Regno Unito e del mondo che non si debba preoccupare. La situazione è fragile».