La Lega ha presentato un disegno di legge, denominato “Norme in materia di furto in abitazione e furto con strappo”, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza dei cittadini e proteggere le loro abitazioni. Il partito di Matteo Salvini ha dichiarato: “È necessario un inasprimento delle pene per garantire la galera senza sconti ai malviventi che rubano nelle case degli italiani”. L’iniziativa mira a colmare le lacune legislative che consentono ai criminali di evitare il carcere grazie a sconti o attenuanti.
Arresto in flagranza differita: una novità per combattere i furti
Il ddl, a firma del capogruppo della Lega in Senato Massimiliano Romeo, introduce il concetto di arresto in flagranza differita. Come spiegato nella relazione allegata al testo, questo provvedimento consente di arrestare i responsabili di furti in abitazione entro 48 ore dall’evento, utilizzando documentazione video o fotografica legittimamente acquisita. Tale misura amplia le possibilità di intervento delle forze dell’ordine, rafforzando il sistema di tutela per i cittadini.
Pene aumentate per i reati di furto in abitazione e furto con strappo
La proposta legislativa prevede un aumento delle pene detentive per il reato di furto in abitazione, regolato dall’articolo 624-bis del codice penale. Le condanne passerebbero da un minimo di 4 anni a 5 anni e da un massimo di 7 anni a 10 anni. Per il furto con strappo, particolarmente grave per le vittime fragili come gli anziani, le pene verrebbero elevate da un minimo di 5 anni a 6 anni e da un massimo di 10 anni.
Un deterrente contro il crimine internazionale
Secondo la Lega, le attuali normative attirano in Italia malviventi provenienti dall’estero, attratti da leggi più tolleranti. Il ddl si propone di invertire questa tendenza, garantendo pene più severe e riducendo il senso di impunità. “È fondamentale che i cittadini sentano la protezione dello Stato nei confronti della loro proprietà”, sottolinea la relazione.
Precedenti interventi legislativi sulla legittima difesa
Il ddl si colloca sulla scia della legge n. 36 del 2019, che aveva già introdotto modifiche rilevanti al codice penale in materia di legittima difesa e furto. Tuttavia, la Lega ritiene necessario un ulteriore passo avanti per rafforzare le misure deterrenti e garantire maggiore sicurezza nelle comunità.
Commenta con Facebook