“Che si tratti di Cospito, Messina Denaro o Mario Rossi la tutela della salute è una priorità”. Lo ha affermato, in conferenza stampa, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, sul caso Cospito.
Nordio ha, poi, aggiunto: “Possono essere cambiate le condizioni di detenzione in base allo sciopero della fame? No? Se adottassimo questa interpretazione noi ci troveremmo di fronte a centinaia di mafiosi in in sciopero della fame e metteremmo lo stato nella condizione di fare la stessa scelta fatta con Cospito. Se Messina Denaro facesse lo sciopero della fame, perché dovremmo decidere diversamente”.
Il ministro ha anche ribadito che “il 41bis non si tocca”. “Penso che in questo momento storico il 41 bis sia indispensabile, che sia necessario mantenerlo, ma che che possa essere modificato con il cambiamento di atteggiamento di chi vi è sottoposto. Se un domani le cose cambiassero, cambierebbero anche le leggi”, ha proseguito.
Nordio ha anche escluso “che ci siano rapporti tra parlamentari e gruppi anarchici, so che è un dovere dei deputati fare visite in carcere ma escludo che questo possa essere un veicolo”.
Infine, il ministro della Giustizia ha specificato che “tutti i nemici dello Stato, anachici, terroristi rossi e neri, mafiosi tendono a coalizzarsi contro quello che ritengono il loro nemico comune. Il rischio che possano coalizzarsi c’è, ma nelle carceri è molto limitato proprio perché rivolgiamo la massima attenzione a evitare forme di contatti e complicità. Nelle carceri la situazione è sotto controllo”.
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