- Indagato Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’UDC.
- Il politico si è subito dimesso dalla sua carica.
- Solidarietà da parte dei senatori dell’UDC.
Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’UDC, è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione antimafia Basso profilo della DDA di Catanzaro.
L’abitazione romana del parlamentare è stata perquisita stamattina dalle forze dell’ordine su disposizione della procura di Catanzaro.
Lorenzo Cesa ha confermato di avere «ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017» e ha spiegato: «Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla Procura competente. Come sempre ho piena e totale fiducia nell’operato della magistratura. E data la particolare fase in cui vive il nostro Paese rassegno le mie dimissioni da segretario nazionale, con effetto immediato».
I senatori di UDC, Antonio De Poli, Antonio Saccone e Paola Binetti, in una nota congiunta: «Piena e totale solidarietà al nostro segretario nazionale, Lorenzo Cesa. Siamo scossi. E siamo certi che potrà dimostrare la sua totale estraneità. Confidiamo nell’operato della Magistratura, nell’auspicio che si possa fare chiarezza quanto prima».
Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia, in una nota, ha spiegato: «È scattata una vasta operazione della Direzione Investigativa Antimafia coordinata dal procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri contro esponenti di spicco di locali cosche calabresi che coinvolgono le provincie di Catanzaro, Vibo e Crotone. Sono impiegati oltre duecento donne e uomini della DIA diretti dal dott. Maurizio Vallone e altrettanti di tutte le forze dell’ordine. Sono decine e decine gli ordini d’arresto e quasi 100 milioni di euro di beni sequestrati».
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