Il Times ha riportato, facendo riferimento a Vladimir Osechkin, fondatore dell’organizzazione per i diritti umani Gulagu.net, che Alexei Navalny, figura di spicco dell’opposizione russa, è deceduto a seguito di un colpo infertogli direttamente al cuore.
Questo metodo sarebbe caratteristico delle tecniche utilizzate dagli agenti specializzati dell‘ex KGB, ed è avvenuto dopo che Navalny è stato lasciato esposto per ore in condizioni di temperature estremamente basse.
Osechkin ha menzionato una fonte interna alla colonia penale situata nell’Artico, luogo del decesso di Navalny avvenuto venerdì scorso, 16 febbraio, sostenendo che i segni di contusione sul corpo di Navalny corrispondono a quelli prodotti dalla tecnica del “pugno unico”.
Navalny, all’età di 47 anni, sarebbe stato obbligato a rimanere in uno spazio isolato all’aperto per oltre due ore e mezza, con temperature che potevano raggiungere i -27 gradi Celsius, ben oltre la norma massima di esposizione esterna di un’ora per i detenuti.
Il parere di Donald Trump
Donald Trump, ex presidente degli USA e candidato per ridiventarlo, si è paragonato a Navalny: “Sta accadendo anche nel nostro Paese. Ci stiamo trasformando in un Paese comunista in molti sensi. E se guardate a questo, io sono il candidato principale. E vengo incriminato”.
E ancora: “Navalny è una situazione molto triste, è stato una persona molto coraggiosa perché è tornato indietro. Avrebbe potuto stare lontano. E, francamente, probabilmente sarebbe stato molto meglio stare lontano e parlare dall’esterno del Paese invece di rientrare, perché la gente pensava che potesse succedere e così è successo. Ed è una cosa orribile”.
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