Foto di Andrea Piacquadio
L’attenzione verso la sostenibilità ambientale è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni in moltissimi settori (si pensi per esempio a quello automotive con l’introduzione di soluzioni di mobilità ibride e full electric). Anche il settore bancario, dal canto suo, sensibile alle tendenze globali, ha sviluppato prodotti che sposano l’esigenza di accesso al credito con una maggiore responsabilità ecologica. Un classico esempio è rappresentato dal mutuo per immobile green, spesso detto semplicemente mutuo green; si tratta di un’opzione innovativa e con caratteristiche interessanti per coloro che sono alla ricerca di soluzioni di finanziamento per l’acquisto della propria abitazione.
Questa forma di finanziamento è stata “importata” dal Regno Unito dove esistono da diversi anni dei prestiti dedicati all’efficientamento energetico per gli immobili (Energy efficient mortgages). Analizziamo brevemente le principali caratteristiche di questa tipologia di finanziamento.
Che cos’è un mutuo green?
Un mutuo green (o mutuo verde) è un prestito ipotecario pensato per l’acquisto e la costruzione di immobili con caratteristiche ecologiche o di elevata efficienza energetica. A seconda dei casi (possono esserci distinzioni fra istituto e istituto), i mutui green possono essere destinati anche a finanziare interventi di ristrutturazione che mirano a rendere ecologico un immobile che in origine non lo era.
In sostanza, si tratta di un mutuo che si rivolgono, con condizioni agevolate, a chi decide di investire in un immobile sostenibile o vuole trasformare il proprio in una struttura più rispettosa dell’ambiente. Relativamente a quest’ultima opzione, si deve tenere conto che, attualmente, sono previsti contributi pubblici per coloro che decidono di effettuare interventi per riqualificare energeticamente un immobile a uso abitativo.
La concessione di un mutuo green sottostà al fatto che l’immobile sia ad alta efficienza energetica (classe B, A o superiore); la classe energetica dell’immobile oggetto di mutuo deve essere certificata da un’A.P.E., acronimo che sta per Attestazione di Prestazione Energetica; quest’ultimo è un documento che descrive le caratteristiche energetiche di un immobile ed è redatto da un certificatore energetico accreditato; in sostanza, l’A.P.E. sintetizza con un punteggio a scala (da A4 fino a G) le prestazioni energetiche dell’edificio (A4 è il punteggio più alto).
I mutui green possono essere a tasso fisso, variabile oppure fisso rinegoziabile; a seconda dell’istituto bancario che prevede l’erogazione del mutuo, possono esserci alcune variazioni sulle condizioni di concessione (alcune banche, per esempio, potrebbero non concedere un finanziamento green nel caso in cui l’immobile non abbia le strutture portanti in cemento armato, come nel caso delle costruzioni in bioedilizia ecc.; altre potrebbero concedere il finanziamento in caso di acquisto, ma non nel caso di ristrutturazione ecc.).
In cosa si differenzia un mutuo green da un mutuo tradizionale?
La principale differenza tra un mutuo green e un mutuo tradizionale sta nel fatto che il primo prevede condizioni agevolate nel caso in cui l’immobile da acquistare o costruire risponda a determinate caratteristiche di efficienza energetica; ciò rende l’operazione più interessante da un punto di vista economico.
In sostanza, i mutui tradizionali, diversamente dai mutui green, vengono concessi per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di un immobile, senza che siano richiesti specifici requisiti legati alla sostenibilità o all’efficienza energetica.
Il mutuo green è quindi un’opzione che vale sempre la pena di valutare qualora si intenda fare una scelta edilizia legata alla sostenibilità ambientale.
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