Un cittadino di Magnago (Milano), abituato a trascorrere le vacanze a Lignano Sabbiadoro, si è trovato ad affrontare una situazione spiacevole: una multa per aver coperto la targa della sua auto parcheggiata. La sorpresa è stata ancor maggiore poiché l’agente ha, comunque, riportato correttamente la targa sulla multa, riuscendo a sollevare agevolmente il telo. La vicenda è riportata da Il Gazzettino.
L’automobilista ha espresso la sua rabbia verso l’Amministrazione Comunale, sottolineando che, sebbene la targa fosse coperta, poteva essere facilmente controllata. La multa, seppur di importo contenuto (29,40€), è stata vista come una mancanza di buon senso.
Ma cosa dice effettivamente il codice della strada in merito? L’articolo 100 affronta la questione, seppur in maniera non esplicita. Al comma 1 sottolinea che gli autoveicoli devono essere muniti di targa contenente i dati di immatricolazione.
Sebbene le targhe fossero presenti, anche se coperte, la situazione è vista come una sorta di “alterazione” nell’identificazione del veicolo. Al comma 10 si specifica che è vietato apporre iscrizioni che possano creare equivoco sull’identificazione del mezzo.
Il caso dell’automobilista multato non è isolato, ma cosa riflette? È un’applicazione “rigida” ma legittima del codice. Tuttavia, si potrebbe pensare che si stia punendo il gesto più che la sostanza, considerando che la targa sarebbe visibile sollevando il telo.
È fondamentale ricordare che quando l’auto è coperta da un telo in un’area privata, non ci sono rischi. Tuttavia, quando la sosta avviene su strada pubblica, valgono le stesse regole e obblighi delle auto in circolazione.