Durante una lezione sull’arte del Rinascimento presso la Classical School di Tallahassee, in Florida, negli Stati Uniti d’America, agli alunni sono state mostrate le immagini di alcuni capolavori di Michelangelo, tra cui la statua del David e l’affresco della Creazione di Adamo della Cappella Sistina.
Tuttavia, poco dopo la fine della lezione, il presidente del consiglio di amministrazione dell’istituto ha chiesto alla preside, Hope Carrasquilla, di dimettersi immediatamente o di essere licenziata. La preside ha rivolto le sue preoccupazioni alla stampa, sospettando che la causa fosse l’esposizione dei bambini alle immagini del nudo maschile michelangiolesco.
Infatti, Barney Bishop, il presidente della scuola, ha ammesso che tre genitori si sono lamentati della lezione, definendola “controversa” e, in un caso, addirittura “pornografica”. Bishop ha dichiarato che, in base al regolamento della scuola, gli insegnanti sono tenuti ad avvisare con due settimane di anticipo eventuali contenuti “controversi”.
La preside Carrasquilla, che lavora alla scuola da soli due anni, è profondamente amareggiata dalla vicenda. La Tallahassee Classical School è legata al conservatore Hillsdale College del Michigan.
“È una cosa assurda”
Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, il museo di Firenze che custodisce il David di Michelangelo, ha commentato: “È una cosa assurda, la nudità non corrisponde alla pornografia. Mi meraviglio di questi genitori, il David è il simbolo del Rinascimento che mette al centro dell’attenzione l’uomo nella sua perfezione così com’è stato creato da Dio. Il David è una figura religiosa, è l’espressione della nostra cultura europea, rinascimentale non ha proprio niente di pornografico”.
“È un giovanotto nudo perché era un pastorello – ha aggiunto Hollberg -, la nudità non c’entra niente con la pornografia, la connessione tra queste due cose mi sembra impossibile. Il David è l’opera d’arte per eccellenza, così pulita, così sobria, chiara nella sua espressione. Per fare un’associazione con la pornografia bisogna avere una fantasia deformata”.
Per Hollberg “bisogna capire cosa è stato fatto e detto” nella scuola, “ma se le cose stessero come sembra non c’è niente da discutere, stanno confondendo nudità con pornografia”.
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