Il generale Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare, biologica e chimica (NBC) delle Forze Armate russe, è stato ucciso oggi a Mosca insieme al suo assistente.
Secondo quanto riferito dall’agenzia Tass e dagli inquirenti russi, l’attentato è avvenuto sul viale Ryazanskiy, nella zona sud-orientale della capitale, a causa di un ordigno esplosivo nascosto in uno scooter elettrico parcheggiato vicino all’ingresso di un edificio residenziale.
L’esplosione è stata fatale per Kirillov, figura chiave nell’esercito russo dal 2017, e per il suo vice. La notizia ha immediatamente suscitato reazioni all’interno della leadership politica e militare russa.
Secondo fonti di stampa, i servizi speciali ucraini (SBU) avrebbero rivendicato l’attentato. L’SBU aveva recentemente accusato Kirillov di aver ordinato l’utilizzo di armi chimiche vietate in Ucraina, affermando che la Russia avrebbe condotto circa 5.000 attacchi con tali armi sotto la sua guida.
Le accuse sono state ribadite ieri dal Kyiv Independent, secondo cui Kirillov avrebbe avuto un ruolo centrale nell’impiego di sostanze tossiche come la cloropicrina, violando convenzioni internazionali.
Le reazioni in Russia non si sono fatte attendere. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto da Kirillov: “Igor Kirillov ha sistematicamente denunciato per molti anni i crimini degli anglosassoni, con i fatti alla mano: le provocazioni della Nato con armi chimiche in Siria, le manipolazioni del Regno Unito con sostanze chimiche proibite e le provocazioni a Salisbury e Amesbury, le attività letali dei biolaboratori americani in Ucraina e molto altro. Ha lavorato senza paura. Non si è nascosto dietro alle persone”.
Anche Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, ha lanciato un duro monito contro la leadership ucraina, accusandola direttamente dell’attentato: “Un’imminente punizione attende i nazisti di Bandera, compresi i vertici militari e politici del Paese che sta scomparendo”.
Nato il 13 luglio 1970 a Kostroma, Igor Kirillov era un generale di alto rango, diventato capo delle forze NBC russe nell’aprile del 2017. La sua carriera militare lo ha visto protagonista in vari ruoli chiave: dalla Kostroma Higher Military Command School of Chemical Defence al comando della Direzione delle truppe per la protezione nucleare, biologica e chimica.
Kirillov è stato al centro di accuse internazionali. Il governo del Regno Unito lo aveva sanzionato per aver “aiutato a dispiegare queste armi barbariche”, definendolo un “portavoce della disinformazione del Cremlino”. Inoltre, è noto per aver contribuito allo sviluppo del sistema lanciafiamme pesante TOS-2 Tosochka.
L’attacco, avvenuto attraverso l’esplosione di un ordigno artigianale nascosto in uno scooter elettrico, evidenzia la crescente sofisticazione degli attentati contro figure di alto rango. L’uso di un mezzo apparentemente innocuo suggerisce una strategia mirata e precisa, studiata per colpire senza destare sospetti.
La morte di Igor Kirillov rappresenta una grave perdita per l’apparato militare russo, in particolare per il settore delle difese NBC. Questo evento potrebbe portare a reazioni militari o politiche più aggressive da parte della Russia, aumentando le tensioni internazionali.