Hans Kluge, direttore per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), all’agenzia di stampa AFP, ha affermato che nel Vecchio Continente ci sarà un aumento dei decessi provocati dal Covid-19 nei mesi di ottobre e novembre.
Kluge ha spiegato: «È un momento in cui i Paesi non vogliono sentire questa brutta notizia, e lo capisco» ma anche voluto diffondere un messaggio positivo, la pandemia «finirà, in un momento o nell’altro».
Tuttavia, rivolgendosi a chi pensa che l’emergenza finirà con lo sviluppo del vaccino, Kluge ha detto: «Ho sentito dire per tutto il tempo: ‘il vaccino sarà la fine della pandemia’. Certo che no», sottolineando che «non sappiamo nemmeno se il vaccino aiuterà tutti i gruppi della popolazione. Stiamo ricevendo alcuni segnali ora che ci aiuteranno per un gruppo e non per l’altro. E poi, se dovessimo ordinare altri vaccini, che incubo logistico! La fine della pandemia è il momento in cui noi, come comunitaà, impareremo a convivere con questa pandemia».
Kluge ha poi analizzato il quadro attuale della gestione dell’emergenza da parte dei singoli Paesi: «Vediamo che la politica sovrascrive gli scienziati e anche in un certo numero di altri paesi vediamo che la gente dubita della scienza, il che è molto pericoloso», ha detto Kluge.
Infine, è stato registrato oggi un nuovo record giornaliero di casi di coronavirus a livello globale: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), i contagi nel mondo sono stati 307.930 nelle ultime 24 ore, il livello più alto in assoluto dall’inizio della pandemia.
Allo stesso tempo, ha riportato l’OMS, ci sono stati oltre 5.500 nuovi decessi, per un totale di 917.417 vittime. Nel mondo i casi di contagio confermati si avviano verso quota 29 milioni. Il precedente record giornaliero era stato segnato il 6 settembre scorso con 306.857 nuove infezioni.
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