Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, in una conferenza stampa convocata nella sede della squadra di calcio, ha affermato: “La malattia ha deciso di tornare e devo fermarmi, farò nuove cure. Stavolta giocherò d’anticipo”.
Mihaljovic, 53 anni, che nel 2019 rivelò di avere la leucemia, ha spiegato: “La mia ripresa dopo il trapianto è stata ottima ma purtroppo queste malattie sono subdole e bastarde. Dalle ultime analisi che ho svolto ci sono campanelli d’allarme e potrebbe presentarsi il rischio di una ricomparsa. Per evitare che questo accada dovrò fare un percorso terapeutico che possa eliminare sul nascere l’ipotesi negativa. Questa volta non entrerò in scivolata su un avversario lanciato ma giocherò in anticipo per non farlo partire”.
“Si vede che questa malattia è molto coraggiosa per avere ancora voglia di affrontare uno come me, ma io sono qua e se non gli è bastata la prima lezione gliene daremo un’altra”, ha concluso il tecnico, ex giocatore di Lazio, Sampdoria e Inter.
Mihajlovic ha, comunque, rassicurato: “All’inizio della prossima settimana mi dovrò assentare e sarò ricoverato al Sant’Orsola di Bologna nel ‘programma dipartimentale terapie cellulari avanzate’ diretto dalla dottoressa Francesca Bonifazi che mi ha già seguito nella fase precedente del mio percorso terapeutico. So di essere in ottime mani. Al contrario di due anni e mezzo fa quando a stento sono riuscito a trattenere le lacrime, questa volta mi vedete più sereno. So cosa devo fare e soprattutto la mia situazione è molto diversa da quella di allora”.
Infine, il tecnico serbo ha detto: “Come sempre gioco a viso aperto e non mi nascondo”. In ospedale “ho fatto allestire in una stanza tutto il necessario, dal punto di vista tecnologico, per seguire la squadra. Sicuramente questo inizio 2022 non è stato fortunato ma non dobbiamo piangerci addosso né io né la squadra”.
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