Il Governo Meloni, su proposta di Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, ha deliberato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo. Lo stato di emergenza, sostenuto da un primo finanziamento di cinque milioni di euro, avrà la durata di sei mesi.
Serve intervento consapevole dell’Unione Europea
L’ex presidente della Regione Siciliana ha dichiarato: “Abbiamo aderito volentieri alla richiesta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ben consapevoli della gravità di un fenomeno che registra un aumento del 300 per cento. Sia chiaro, non si risolve il problema, la cui soluzione è legata solo ad un intervento consapevole e responsabile dell’Unione Europea”.
Lo stato d’emergenza anticipato dalla Regione siciliana
La dichiarazione dello stato di emergenza era stata anticipata da Renato Schifani, presidente della Regione, parlando con i giornalisti dei migranti, a margine dell’arrivo della prima tappa del Giro di Sicilia ad Agrigento: “Sono stato in contatto con il mi mistero degli Interni, ho sentito anche il ministro Piantedosi. Credo che siamo alla vigilia della dichiarazione dello Stato d’emergenza”.
Quadruplicati gli sbarchi
Sempre oggi, a proposito di sbarchi, il Viminale aveva diffuso il dato aggiornato degli sbarchi dall’inizio dell’anno nel ‘cruscotto statistico immigrazione‘: 31.292, poco meno del quadruplo dei 7.928 sbarcati nello stesso periodo dell’anno passato. Due anni fa, tra l’1 gennaio e l’11 aprile i migranti sbarcati erano stati 8.505.
In pratica, dopo una relativa pausa di alcuni giorni, gli arrivi sono tornati ad essere numerosi: 3.002 in soli cinque giorni, con un picco di 1.389 venerdì 19 aprile.
Proprio la notte scorsa, tra l’altro, a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto, approdata al molo Norimberga di Messina, sono giunti 105 migranti: tutti uomini, tra cui anche 23 minori stranieri non accompagnati. Per quanto riguarda la nazionalità, sono per la maggior parte pakistani, egiziani e siriani.
Commenta con Facebook