Il Mezzogiorno può diventare davvero il motore d’Italia e d’Europa. Ci son o le condizioni ma occorre impegno e soprattutto rispettare le indicazioni che vengono da tutti gli ultimi pronunciamenti europei in tema di sostenibilità.
Il “South Innovation”
Con questa consapevolezza è in corso, nei locali dell’Azienda Agricola Costantino a Maida (CZ), il primo dei due giorni di intenso dibattito del “South Innovation”, l’evento sul valore del Mezzogiorno quale piattaforma mediterranea di sviluppo sostenibile, innovativa e armonica. Un appuntamento cruciale per riflettere, in un dialogo stimolante e costruttivo, sulle sinergie e le strategie necessarie per il consolidamento del ruolo del Sud Italia come terra fertile per l’innovazione tecnologia e le sue numerose applicazioni.
La prima giornata
La giornata ricca di interventi e presentazioni ha visto la partecipazione di numerosi relatori provenienti dal mondo istituzionale e imprenditoriale. Tra gli altri sono intervenuti e interverranno Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia della Commissione europea, Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria, Giusi Crimi, CEO di Entopan, Emanuele Spampinato, CEO EHT, Pasqualino Scaramuzzino, Presidente Harmonic Innovation Hub e tanti altri. Nella giornata di domani prenderà la parola anche Antonio Tajani, Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Una occasione di confronto sul potenziale da esprimere
Un’occasione di confronto volta a esplorare il potenziale dell’opzione mediterranea all’innovazione: una terra, quella del Meridione, che, facendo leva sull’antica esperienza magnogreca che ne ha plasmato la storia e arricchito il patrimonio culturale, sulla biodiversità del suo ecosistema e sulle opportunità uniche legate alla sua collocazione geopolitica, aspira, con uno sguardo al futuro, a divenire l’Innovation Valley Euro-Mediterranea.
Attraverso l’unione di intenti e forze è infatti possibile attrarre maggiori investimenti nel Sud Italia, ponendo così le giuste basi per una crescita sostenibile. Innescare processi innovativi volti a promuovere il cambiamento e generare benessere avvalendosi di virtuose sinergie pubblico-private, è l’obiettivo comune tenendo sempre alta l’attenzione al rispetto e alla salvaguardia delle risorse naturali disponibili e delle specificità dei territori.
La visione di EHT Group
Una visione, quella emersa nel panel, condivisa da EHT Group, aggregatore di piccole e medie aziende che progetta e realizza Sistemi e Soluzioni Digitali unendo le competenze e la capacità produttiva di 71 aziende.
“Dobbiamo promuovere lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno d’Italia come piattaforma mediterranea innovativa. L’innovazione e la collaborazione sono cruciali per affrontare le sfide ambientali ed economiche. Coinvolgendo attivamente le persone e rispettando le specificità dei territori, possiamo garantire uno sviluppo armonico e inclusivo. La sensibilizzazione sulla sostenibilità fin dalle fasi educative è fondamentale. Creando sinergie tra enti pubblici e privati, possiamo lavorare insieme verso una visione comune di sviluppo sostenibile, guidati dalle istituzioni e supportati da investimenti strategici. Insieme, possiamo creare una società armonica e sostenibile”. Così ha dichiarato Emanuele Spampinato, Ceo di EHT Group.
Un ecosistema di imprese interconnesse
EHT gruppo con sede a Catania, è un ecosistema di imprese interconnesse che lavorano insieme per promuovere l’innovazione. Un aggregatore di piccole e medie aziende che progetta e realizza Sistemi e Soluzioni Digitali, unendo le competenze e la capacità produttiva dei propri soci esecutori. Nato nel 2005 con il nome di Etna Hitech, il consorzio si è sviluppato con lo scopo di condividere un patrimonio comune. A oggi è un punto di riferimento per il processo di digitalizzazione del Paese, contando 71 aziende dedicate alla tecnologia, un fatturato aggregato di 395 milioni di euro, circa 3.000 persone e ben 235 sedi in Italia. Grazie alla sua funzione di supporto alle PMI innovative, ne sostiene la crescita mediante l’integrazione, realizzando sinergie tra le diverse unità per ottimizzarne al massimo il potenziale e favorirne l’espansione.
Commenta con Facebook