Giorgia Meloni, rivolgendo al Movimento 5 Stelle, al Senato, a proposito delle armi da inviare all’Ucraina, ha anche ironizzato sul reddito di citadinanza.
La premier ha ricordato che “l’invio delle armi è stato deciso dal precedente governo nel quale c’era il Movimento 5 Stelle. Contano i fatti più delle parole. Voglio ringraziare M5s per il sostegno dato all’Ucraina”.
“Tutti lavorano per la pace. Voi – ha aggiunto la presidente del Consiglio dei Ministri – forse avete delle soluzioni che io non ho. Non credo che sventolando una bandierina si può ottenere la pace. Domanda: l’Ucraina deve arrendersi per ottenere la pace?”.
E ancora: “Se è così io non sono d’accordo. Potete dirci come si possono convincere i russi a ritirare le truppe? Possiamo proporre un reddito di cittadinanza? Oppure ritenete che si debba riconoscere la giurisdizione russa sui territori? La questione è seria, bisogna scendere nel concreto”.
“L’unica possibilità che abbiamo per una possibilità di rinegoziazione è che ci sia un equilibrio delle forze in campo. Io difendo il diritto di una nazione sovrana a difendere la libertà. Noi vogliamo difendere il diritto internazionale oppure no?”.
La replica del M5S
Vittoria Baldino, vicepresidente vicaria del gruppo del M5S, ha affermato: “Chiediamo una informativa urgente della presidente del Consiglio, venga qui in Aula a spiegare le parole gravissime che ha detto al Senato. Deve rendere conto delle parole indegne che ha pronunciato: il ruolo di premier è un ruolo isttituzionale e ci sembra che la presidente non sia ancora entrata nei panni. Ci aspettiamo una particolare sensibilità da parte del presidente del Consiglio su temi delicati” che riguardano “chi è in difficolta'”.
A Baldino ha replicato il leghista Edoardo Ziello: “Questa è un’Aula, no a comizi politici, per questo ci sono le piazze”.
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