Dmitry Medvedev, ex presidente, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha delinato lo scenario di un attacco nucleare contro l’Ucraina, affermando che l’alleanza militare della NATO, guidata dagli Stati Uniti, sarebbe troppo spaventata da una ‘apocalisse nucleare‘ per entrare direttamente in conflitto.
Medvedev ha aggiunto che la Russia ha il diritto di difendersi con le armi nucleari se viene spinta oltre i suoi limiti e che questo “non è certo un bluff”.
Vladimir Putin, la scorsa settimana, ha ordinato la prima mobilitazione della Russia dalla seconda guerra mondiale e ha sostenuto un piano per annettere alcune zone dell’Ucraina, avvertendo l’Occidente che non sta bluffando quando dice che sarebbe stato pronto a usare armi nucleari per l’autodifesa.
“Immaginate che la Russia sia costretta a usare l’arma più formidabile contro il regime ucraino, che ha commesso un atto di aggressione su larga scala, pericoloso per l’esistenza stessa del nostro Stato. Credo che la NATO non interverrà direttamente nel conflitto anche in questa situazione”, ha detto Medvedev in un post su Telegram.
“Dopotutto”, ha concluso Medvedev, “la sicurezza di Washington, Londra e Bruxelles è molto più importante per l’Alleanza Nord atlantica del destino dell’Ucraina, di cui nessuno ha bisogno, anche se è abbondantemente rifornita di armi diverse”.