Al via oggi gli esami di maturità per 526.317 studenti, 512.530 interni e 13.787 esterni, che verranno esaminati da 14.072 commissioni, per un totale di 28.038 classi. Dai licei arriva il maggior numero di candidati, sono 266.057, seguono quelli degli istituti tecnici, 172.504; infine ci sono 87.756 studenti degli istituti professionali. Si parte stamattina alle ore 8.30 con la prima prova, uguale per tutti. In Sicilia sono migliaia le studentesse e gli studenti che affronteranno quest’anno la maturità. Nell’Isola sono 46.292 i giovani di licei, istituti tecnici e professionali statali (41.952) e di scuole paritarie (4.340) che oggi affronteranno la prima prova scritta dell’esame di Stato per l’anno scolastico 2023-2024. L’anno scorso i candidati erano 48.580, 2.288 in più rispetto a quest’anno.

La prima prova

La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi. La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato. Si hanno a disposizione al massimo 6 ore.

Valditara: “Maturità momento di passaggio”

“L’esame di maturità è un momento di passaggio e quindi ha ancora un senso perché è una cesura fra un passato che è ancora quello dell’adolescenza e un futuro dove si diventa cittadini maturi, adulti, pienamente responsabili, grazie anche allo studio che voi avete fatto, e liberi”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista a Skuola.net, rispondendo alla domanda se sia ancora necessario fare la maturità. “La scuola ha due funzioni: libertà e lavoro. Libertà per far sì che voi studenti possiate diventare ragazzi, persone mature, responsabili, indipendenti da qualsiasi condizionamento, e la libertà si acquisisce con la cultura – continua – E poi il lavoro: la scuola deve anche dare gli strumenti per entrare nel mondo del lavoro, per entrare nel mondo della formazione superiore con già una prospettiva di vita lavorativa che sarà poi al termine del percorso universitario o al termine del percorso Its laddove non ci sia una scelta lavorativa immediata”.

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