A Milano l’assemblea nazionale di Italia Viva. Intervenendo sul palco, il leader Matteo Renzi si è rivolto al Partito Democratico: “Voglio fare un augurio agli amici del PD: ricordatevi che c’è stato un tempo in cui il PD vinceva le elezioni, in cui prendevamo il 40,8%. Quella stagione è finita perché avete portato in guerra chi vi portava a vincere”.

“Siamo legati alla comunità del PD con un sentimento di affetto – ha proseguito il senatore toscano – ma noi non siamo avversari, siamo da un’altra parte e non abbiamo mai concepito questa nostra esperienza come una rivalsa”.

E ancora: “In bocca al lupo a Bonaccini e a Schlein che si è fatta candidare da noi. Lei e Brando Benifei se non avessero avuto un partito che scommise sulla rottamazione non sarebbero mai andati al Parlamento europeo, lo dico così ci togliamo un po’ di sassolini”.

Benifei “dice che la rottamazione non ha funzionato – ha proseguito l’ex premier – ma se non ci fosse stata la rottamazione non avrebbe mai avuto questa chance”.

Con il Partito Democratico “abbiamo un rapporto complicato” e in queste ore “tanti ex amici mi dicono ‘Matteo se solo fossi rimasto sarebbe stata un’altra storia'”. Ma “vorrei dire a questi amici che, se noi fossimo rimasti nel PD, non avremmo mai potuto giocare il nostro ruolo come in questi mesi. Se fossimo rimasti nel Pd avremmo al governo ancora Conte e non avremmo mai avuto Draghi”.

Legge di Bilancio

Alla legge di bilancio “continuiamo a votare no” ma se alcune singole proposte “vengono accolte noi siamo entusiasti. Questo, e lo dico ai commentatori, vuol dire fare la stampella? O dare una mano a riscrivere una legge di bilancio scritta male?”.

“Questa legge di bilancio si può sintetizzare con due parole: benzina e sigarette. Ed è subito prima Repubblica. Finita la Repubblica delle banane e la pacchia – ha concluso Renzi, parafrasando il premier Giorgia Meloni – adesso la benzina si paga anche di più”.

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