«Non ho mai avuto la benché minima esitazione sull’obbligo vaccinale, nel senso che ne già ho sostenuto la necessità a suo tempo, cioè quando si parlava dell’obbligo vaccinale in caso non si fosse riusciti ad ottenere il minimo indispensabile di vaccinazioni per il morbillo nei bambini».
Così Massimo Galli, Direttore Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, durante la puntata di oggi di Agorà Estate, il programma di Raitre condotto da Roberto Vicaretti.
«Non è certo dal punto di vista ideologico – ha aggiunto – che non sarei d’accordo. Mi sembra perà che ci sia una tale dispersione di pareri nell’ambito politico che la battaglia sull’obbligo potrebbe rischiare di diventare così lunga da rischiare di non portarci al risultato desiderato in tempi brevi».
«Credo che andare avanti – ha proseguito l’esperto – sulla persuasione e sulla non idoneità alla mansione per coloro che si rifiutassero di vaccinarsi in vari ambiti professionali lavorativi potrebbe essere, da questo punto di vista, chiamiamola anche obbligatorietà mascherata o surrettizia. Non m’interessa quale potrebbe essere il mezzo – se l’obbligatorietà o la non idoneità – ma il dato di fatto è che bisogna arrivare a vaccinare molte più persone altrimenti avremo un settembre molto caldo, anche se non comparabile a quello dell’anno scorso se non localmente, cioè nei contesti in cui ci sono molte persone non vaccinate sopra i 50 anni».