L’immunologo del Policlinico universitario Umberto I Francesco Le Foche, intervistato dal Corriere della Sera, ha affermato: «Potendo mantenere le distanze io partirei sereno. Sulla spiaggia lettini e ombrelloni sono organizzati in sicurezza. Non c’è motivo di indossare la mascherina tranne quando andiamo al bar dello stabilimento e sono presenti molte persone».
L’esperto ha aggiunto che non soltanto bisogna mantenere il distanziamento sociale ma anche la ragionevolezza: «altrimenti non recupereremo la normalità, la vita sociale è fondamentale per l’uomo quindi dobbiamo tornare a viverla».
Secondo Le Foche, «il virus c’è ma è sbagliato vedere il pericolo ovunque. Vedo persone che quando incrociano un altro essere umano trattengono il respiro e guardano a terra. Una paranoia. Bisogna reagire altrimenti entriamo in un contesto negativo dal quale sarà difficile uscire. So di gente che non mette il naso fuori di casa per paura».
Oggi, ha aggiunto l’esperto, «disponiamo di mezzi sofisticati per reagire, lo abbiamo visto. Da qui in avanti ne avremo sempre di più. Tucidide, raccontando la peste nera ad Atene nel 430 a.C. scrisse di vedere l’umanità smarrita. Ora non ha senso avere smarrimento. Il post Covid non va vissuto così».
Per Le Foche «è ome se avessimo spento un incendio, restano piccoli focolai e disponiamo di secchi con l’acqua per intervenire. La situazione ora la vedo tranquilla, andrà sempre meglio nelle prossime settimane e nei prossimi mesi se manteniamo precauzioni razionali in certi ambienti chiusi e affollati».
Per quanto concerne le palestre, l’esperto ha affermato: «Attenzione a non essere fobici. Se la palestra è indoor allora riduciamo il tempo di allenamento, 40 minuti anziché un’ora piena».
E cinema e teatri? Sono stati «organizzati in modo sicuro e non vedo perché negare a noi stessi il piacere di frequentarli. Non c’è vita senza cultura», ha detto Le Foche.