Un totale di 106 migranti, tra cui 22 minori non accompagnati, sono bloccati in mare dopo che Malta si è rifiutata di accoglierli. Lo scrive TimesofMalta.com. La notizia è stata confermata da un rappresentante della ONG tedesca Sea Eye al giornale maltese che ha affermato: “Stiamo ora aspettando l’assegnazione di un luogo sicuro per i 106 sopravvissuti e speriamo che ci vorranno solo poche ore o più”.
Soltanto giovedì scorso, 31 marzo, prima dell’arrivo di Papa Francesco nell’isola al centro del Mediterraneo, l’ONG aveva lanciato un appello a Malta per accogliere i migranti provenienti dalle coste libiche. Per di più, il tema della migrazione è stato al centro della visita del Pontefice.
Il Centro di coordinamento del soccorso di Malta ha esortato Sea-Eye 4 a chiedere assistenza al proprio stato di bandiera, la Germania. Cioè, l’imbarcazione avrebbe dovuto redigere un piano di sbarco con i tedeschi e, dal momento che non ce n’è uno, allora deve dirigersi verso la Germania. La replica del portavoce di Sea Eye: “Malta dovrebbe sapere che il Centro di coordinamento del soccorso tedesco è sempre in c.c. e le e-mail sono inoltrate al Ministero degli Esteri. Ciò perché ritengono che sia un problema politico”. Le forze armate maltesi, invece, hanno affermato di non avere ulteriori informazioni in merito e qualsiasi domanda va rivolta al Ministero competente.
L’ONG, come reazione, ha rivolto una domanda al primo ministro Robert Abela, chiedendogli come avrebbe potuto guardare il Papa negli occhi dopo avere deciso di non soccorrere i migranti.
L’imbarcazione, come riportato da Sea Eye 4, è in balia delle onde e l’ONG ha inviato una richiesta all’Italia: “Vento e onde stanno stremando sempre più le persone soccorse. Molte di loro sono in mare da più di una settimana. L’UE rispetti i loro diritti e le faccia scendere a terra”.
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