Il conduttore televisivo Giancarlo Magalli è stato condannato dal Tribunale di Roma a una multa di 700 euro e al pagamento di una provvisionale di 5mila euro per diffamazione nei confronti di Adriana Volpe, collega con cui aveva condiviso la conduzione del programma televisivo “I Fatti Vostri”. La condanna, sia penale che civile, conclude una lunga disputa iniziata nel 2017, quando Magalli aveva pubblicato un post su Facebook ritenuto offensivo verso la conduttrice trentina.

Lo scontro in tv e il post sui social

Il rapporto tra i due conduttori era da tempo teso, e la situazione era degenerata durante una puntata de “I Fatti Vostri”, in cui la Volpe aveva ricordato i 70 anni di Magalli. La risposta del conduttore fu sarcastica: «Fatti i fatti tuoi, no? No, non è proprio capace. E tu ne fai 44, e allora?». Questo scambio di battute in diretta televisiva segnò l’inizio di un conflitto che si estese successivamente sui social media.

Pochi giorni dopo, Magalli scrisse un post su Facebook, in rosta a un post del giornalista Walter Giannò, in cui faceva riferimento alla carriera di Volpe con parole dure: «Le donne… forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni…». Questo commento, secondo l’accusa, insinuava che la carriera della conduttrice fosse dovuta a favoritismi di natura personale piuttosto che a meriti professionali, e da qui partirono le accuse di diffamazione.

Il lungo percorso giudiziario

Dopo anni di procedimenti legali, mercoledì 2 ottobre 2024, la giudice Lucia Guaraldi della settima sezione penale del Tribunale di Roma ha emesso la sentenza. Magalli è stato condannato a una multa di 700 euro, con pena sospesa, oltre al pagamento delle spese legali per un importo di 1.600 euro e un risarcimento di 5.000 euro a favore di Adriana Volpe.

Le parole dell’avvocato di Adriana Volpe

Durante l’udienza, l’avvocato di Adriana Volpe ha sottolineato il danno subito dalla conduttrice, aggravato dalla diffusione del commento sui social media, un canale con un potenziale di visibilità amplificato. «”i tratta di un pettegolezzo che ha una diffusione capillare vastissima, visto che è avvenuto su un social, e ha cavalcato l’onda del pregiudizio. Purtroppo è passato il messaggio che Adriana Volpe ha lavorato in Rai non perché è una conduttrice capace e preparata, ma perché abbia fatto favori sessuali”.

Una lite lunga 7 anni

Questo scontro pubblico tra Giancarlo Magalli e Adriana Volpe si è trascinato per sette anni, con episodi che hanno visto il conflitto spostarsi dalla televisione alle aule dei tribunali. Il post del 2017, che Magalli aveva cercato di giustificare come una critica personale e non come un’offesa verso le donne, è stato il punto di non ritorno nella loro disputa, culminata con la condanna del conduttore.

Conclusione amara

Magalli, volto storico della televisione italiana, ha dovuto fare i conti con le conseguenze di un gesto apparentemente superficiale, ma che ha avuto gravi ripercussioni sulla reputazione di Adriana Volpe. La sentenza rappresenta il punto finale di una vicenda che ha tenuto banco sui media italiani per anni e che ha messo in luce i limiti della comunicazione sui social, anche per personaggi pubblici di lunga carriera.