- La piazza si trova nel quartiere di Cheuca ed era nota come piazza dell’Olivo
- Il quartiere è famoso per essere territorio della comunità Lgbtiqa+, di cui lei ha sempre difeso i diritti
- La proposta, avanzata dal partito Más Madrid, è stata approvata col sostegno di Psoe, Ciudadanos, e Partido Popular
A soli dieci giorni dalla sua scomparsa, la Spagna ha reso omaggio concreto a Raffaella Carrà, dedicandole una piccola piazza lungo la calle Fuencarral n.43/45, finora conosciuta come piazza dell’Olivo.
Approvata la proposta di Más Madrid
La proposta, avanzata dal partito Más Madrid, è stata approvata col sostegno di Psoe, Ciudadanos, e Partido Popular, mentre Vox si è astenuto.
Raffaella Carrà è molto amata in Spagna, dove ha a lungo lavorato esprimendo il suo genio artistico in concerti e come presentatrice di programmi televisivi di successo.
Ha da sempre mantenuto una relazione molto stretta con il territorio spagnolo e con Madrid in particolare, città dove – disse in un’intervista – si sentiva come a casa.
Piazza dedicata all’artista nel quartiere di Cheuca
La piazza a lei dedicata si trova nel quartiere di Chueca, famoso per essere il territorio della comunità Lgbtiqa+, di cui lei ha sempre difeso i diritti.
Nel 2017 è stata premiata come ‘Icona Gay Mondiale e Regina dell’Orgoglio’ durante il World Pride. Nel ricevere il riconoscimento dichiarò: “Vivete questa settimana con allegria, ma le lotte non sono terminate. Bisogna fare molto rumore per rompere i pregiudizi. Avremo successo. La mia frase preferita recita: ‘Puoi eliminare tutti i fiori, ma non la primavera’. Io sono contro ogni forma di violenza e poi, in amore, si deve essere liberi di amare chi si vuole”.
La Regina di tutte le libertà
Raffaella è acclamata come Regina di tutte le Libertà, icona della cultura pop, donna impegnata nella difesa dei diritti di tutti. Ammirata e stimata per il coraggio delle sue affermazioni e la coerenza delle sue azioni, come la scelta di non sposarsi(“in amore non servono contratti”), la rivendicazione della naturalezza del corpo (ricordiamo in Italia lo scandalo per aver mostrato l’ombelico in televisione), anche nei movimenti (come nel famoso ballo ‘Tuca Tuca’, censurato dal Vaticano ma sdoganato poco dopo), e per i testi pionieristici delle sue canzoni. Solo per citarne alcune: ‘Luca’ del 1978 parlava di omosessualità, ‘Que dolor!’ di adulterio, in ‘Tanti auguri’ spronava le donne a non essere un oggetto sessuale, fino alla già famosa ‘A far l’amore comincia tu’, divenuta colonna sonora del film vincitore di Oscar di Paolo Sorrentino ‘La grande bellezza’ (2013).
Avanti con i tempi anche per le rivendicazioni dei diritti dei lavoratori e per la parità salariale tra uomo e donna. Lottò e vinse una battaglia per ottenere che il suo compenso in un programma televisivo in Spagna fosse equiparato a quello dei suoi colleghi presentatori.
Raffaella era vera, sincera, sensibile, generosa, sempre umile e sorridente. Una vera signora, una persona rara da incontrare e impossibile da dimenticare.
Commenta con Facebook