Maria Giuseppa Scarpulla, nota come Gisella Cardia, la veggente che afferma di vedere la Madonna sulla collina di Trevignano Romano, alle porte di Roma, durante la recita del Rosario, dove riferisce di ricevere messaggi per i fedeli ogni mese, ha tenuto il suo ultimo incontro il 3 luglio scorso, prima della preghiera.
Come raccontato da Fanpage, durante quell’occasione, la donna ha pronunciato un lungo discorso a seguito di un incidente in cui un uomo si è avvicinato alla statua della Madonna e ha protestato attaccando un volantino giallo, lamentando il contenuto non biblico dei messaggi rivelati durante le apparizioni, poi allontanato immediatamente dall’area di via Campo delle Rose.
La veggente ha espresso il suo disappunto riguardo all’accanimento subito da parte di giornalisti e individui che si oppongono alla sua pratica di preghiera, sottolineando che pregare non dovrebbe essere fonte di disturbo per nessuno. Ha fatto chiarezza riguardo agli atti sacrileghi contro Dio, definendo i veri satanisti coloro che li compiono, non chi come lei si dedica alla preghiera. Inoltre, Gisella si è scusata con coloro che ha chiamato ‘uomini di Chiesa‘, affermando di essere una persona semplice e non appartenente a movimenti come il Gay Pride.
Con tristezza, ha espresso di non capire il motivo di tanta ostilità nei confronti delle persone che vengono a pregare con lei sulla collina di Trevignano Romano. Ha sottolineato che il suo unico scopo è testimoniare la fede in Gesù e nella Madonna e che non intende abbandonare la missione che sente di avere. Ha chiesto misericordia, facendo un parallelo con l’accoglienza riservata a chi arriva da altre realtà, e ha rifiutato ogni forma di pubblicità o interesse monetario: “Non vogliamo soldi, né pubblicità. Voglio misericordia come una donna che viene dal barcone, sono sicura che mi avrebbero accolta in maniera differente, senza nulla togliere a queste persone”, ha detto.