È morto la notte scorsa a Bergamo, all’età di 77 anni, Giangavino Sulas, giornalista, inviato del settimanale Oggi e spesso ospite in televisione, soprattutto a Quarto Grado, la trasmissone condotto da Gianluigi Nuzzi su Rete4.
Di origine sarda, ma bergamasco d’adozione, Sulas da alcuni giorni era ricoverato all’ospedale Humanitas di Bergamo per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute a causa di un male contro cui lottava da un anno.
Proprio in ospedale aveva scritto il suo ultimo articolo sul caso di Denise Pipitone. Lascia la moglie e i figli Roberta e Marco. Da cronista si è occupato dei casi di cronaca nera più mediatici: dal delitto di Perugia a quello di Yara Gambirasio. Il giornalista era anche un gran tifoso dell’Atalanta.
Il messaggio di Nuzzi: «Caro Giangavino te ne sei andato in punta dei piedi, sempre secondo il tuo stile di uomo gentile, cronista di altri tempi, senza mai rinunciare a esprimere le tue idee, talvolta in solitudine. Questo nostro mestiere significa anche ironia, autoironia sulla commedia della vita e tu ne sei maestro. E per questo non uso il verbo al passato perché le tue lezioni rimarranno sempre. Grazie».
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