Mentre in Ucraina si continua a combattere, la Russia alza ancora i toni sul caso della Lituania.
Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri di Mosca, dove a capo c’è Sergej Lavrov, ha affermato che la risposta di Mosca al divieto di transito delle merci nella regione di Kaliningrad attraverso la Lituania “risiederà nel campo pratico e non in quello diplomatico”. Lo riporta Ria Novosti. Zakharova ha dichiarato che la Lituania, avendo preso una tale decisione, “sta agendo in modo aggressivo ed è andata oltre le linee ostili”.
Il Governo di Vilnius ha deciso di applicare lo stop al transito delle merci soggette alle sanzioni dell’Unione Europea, ovvero materiali da costruzione, metallo, legno, cemento, fertilizzanti, alcol, caviale e alcune altre categorie di merci, cioè il 50% del transito nella regione.
Il governatore di Kaliningrad – exclave russa tra Lituania e Polonia dalla fine della seconda guerra mondiale – Anton Alikhanov ha spiegato che il complesso di traghetti della regione farà fronte a nuovi carichi. Inoltre, il trasporto di prodotti petroliferi nella regione attraverso la Lituania continua: il transito non è limitato fino al 10 agosto.
Anche Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha affermato che le sanzioni dell’UE che hanno portato alla decision della Lituania sono “assolutamente inaccettabili” e che Mosca “sta valutando diverse misure di ritorsione”. Però, “è prematuro” parlare della natura e delle tempistiche delle misure che saranno adottate dal Governo di Vladimir Putin.
Infine, ieri le autorità della regione di Kaliningrad hanno affermato che Vilnius ha bloccato anche il trasporto su gomma, oltre a quello ferroviario, delle merci dal proprio territorio verso la Russia.
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