Notte da incubo per le suore che vivono nel monastero di San Basilio, all’Aquila, in Abruzzo.
Suor Giovanna, una delle 8 monache dell’ordine Celestino che abitano lì, ha raccontato: “Siamo ancora terrorizzate: vedere, senza poter intervenire per il timore di reazioni, giovani che per due volte forzano la porta ed entrano nella chiesa e salgono anche nei piani del convento, oltre all’angoscia e alla paura ha generato in noi la violazione della nostra intimità di religiose di clausura”.
Suor Margherita, la badessa, ieri pomeriggio, giovedì 2 giugno, ha denunciato ai carabinieri quanto successo. Tra le ipotesi una bravata o riti blasfemi.
Le monache di clausura hanno chiamato i militari per due volte, una intorno alle tre per segnalare la presenza di due giovani che dalla chiesa sono saliti nel piano in cui dormono per poi scappare, facendo cadere un bicchiere di birra a terra, la seconda intorno alle cinque dopo aver visto un giovane e una giovane nudi nel confessionale della chiesa.
Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila, che si è recato sul posto, ha annunciato che “saranno installate delle telecamere e incrementata l’illuminazione esterna”.
“Sgomento, rabbia per quanto accaduto e solidarietà e vicinanza nei confronti delle suore celestine del monastero di San Basilio – ha aggiunto Biondi – Episodi inqualificabili e ingiustificabili, non ascrivibili ad una semplice bravata. Grazie alla collaborazione della ditta che ha eseguito i lavori di restauro del complesso, sarà installato un sistema di telecamere di videosorveglianza per scongiurare che simili episodi possano ripetersi e verrà potenziata l’illuminazione esterna dell’area. Le suore celestine sono un simbolo di questa città e chiunque abbia osato violare la loro serenità, nonché gli spazi in cui curano la loro spiritualità, va punito in maniera esemplare. Sono certo che le forze dell’ordine faranno di tutto per individuare i responsabili di gesti tanto insensati quanto immorali che feriscono un’intera comunità che gioiosamente si è ritrovata per festeggiare in occasione della notte bianca, in cui migliaia di persone si sono divertite compostamente, e oggi si stringe intorno alla sofferenza delle sorelle celestine generata da tanta inciviltà”.