“Gli incontri sono momentaneamente sospesi con data da destinarsi”: è quanto si legge sul sito dedicato alle presunte apparizioni della Madonna di Trevignano. L’avviso confermerebbe la circostanza che la presunta veggente abbia lasciato la località laziale per andare all’estero, come trapela in queste ore.
La vicenda che vede protagonista Gisella Cardia, al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, è da qualche giorno all’attenzione della procura di Civitavecchia. Precedentemente era stata invece avviata una indagine dalla diocesi competente, quella di Civita
Castellana. La commissione diocesana, che deve riferire al vescovo Marco Salvi, al quale spetta una eventuale pronuncia, non ha tempi brevi e al momento si sarebbe riunita solo una volta. E’ composta da membri non appartenenti alla diocesi, anche per
garantire una maggiore indipendenza nel giudizio. Ci sono un teologo, un mariologo, uno psicologo e un canonista, ai quali potrebbe aggiungersi «anche un esorcista per capire se nei messaggi di Gisella non si nasconda l’influenza del maligno», riferisce David Murgia, membro dell’Osservatorio sui fenomeni mistici della Pontificia Accademia Mariana Internazionale. Ci
sono poi medici legali, esperti di economia e anche di trucchi scenici.
Se verrà confermato però che la veggente sia andata all’estero e che non sarà presente a futuri incontri mistici (finora ha dato appuntamento ogni 3 del mese), l’oggetto della indagine diocesana di fatto decade da solo. Diverso è invece il discorso degli accertamenti in procura dopo l’esposto ai carabinieri di Trevignano consegnato da un investigatore privato. Sul sito dell’associazione costituita l’anno scorso dalla presunta veggente (mentre i fenomeni delle presunte apparizioni vanno avanti dal 2016) permangono tutte le indicazioni per fare donazioni.
“Quando ho conosciuto Gisella Cardia inizialmente ero molto scettico poi mi sono fidato e per anni ho frequentato casa sua. Di mia spontanea iniziativa nel 2020 ho regalato una grande statua della Madonna e ho fatto una donazione di 123mila euro con bonifico tracciabile, 30 mila al marito della veggente Gianni e il resto alla Onlus Madonnina di Trevignano, chiedendo che questi soldi venissero destinati ad opere di bene e alla Madonna. Stavo passando un momento difficile, mia moglie aveva avuto un brutto incidente stradale e ho sentito il desiderio di ringraziare la Madonna, di finanziare qualcosa di bello, pensavo che quello che stava accadendo a Trevignano con Gisella lo fosse: si respirava un clima di serenità e ci si raccoglieva nella preghiera.