Oltre lo stretto

La guerra dei ‘fiori’ da il via alla campagna elettorale, una peonia al posto della margherita

Cambiare politica in Italia? Basta un fiore. una peonia al posto di una margherita e il gioco è fatto. Farebbe davvero sorridere se la situazioone italiana non fosse disastrosa, il tema di confronto fra le forze della sinistra italiana. Dopo la diaspora degli alfaniani e la virata a destra dei ‘grandi vecchi’ della formazione, la diatriba a sinistra sembra essersi fermata tutta sull’uso di un simbolo: la margherita.

Ma il ministro Lorenzin, che guiderà questa gamba centrista della coalizione di sinistra, ha risolto tutto. Nessuna lite con l’ex Ministro Rutelli ne con gli ex della margherita che sono confluiti nel Pd. Invece di far rinascere la formazione politica basta cambiare fiore nel simbolo.

Una peonia al posto di una margherita e il gioco è fatto. Eccolo il simbolo di ‘Civica popolare’ la lista Lorenzin. Non una lista ma una esperienza politica che tende a diventare un partito, dicono i promotori, ma al momento quello che si vede è solo la lista Lorenzin. Insomma una Margherita senza la margherita e tanti pronti a spelacchiarla.

‘M’ama o non m’ama?’ La battuta è servita su un piatto d’argento. “Questa è una forza politica che nasce con un’impronta decisamente popolare e centrista – dice il ministro della salute – fa parte anche della coalizione
di governo che abbiamo avuto in questi anni. Noi stiamo lavorando su un progetto che è in continuità con ciò che abbiamo fatto in questi anni, ma soprattutto con una spinta e una forza maggiore di identità”

La continuità con l’esperienza degli ultimi anni, precisa, non impedirà di muoversi in “autonomia” rispetto al Pd: “Questa – dice Lorenzin – è una nuova forza politica che vuole contare”.

Dalla Sicilia i fedelissimi di Alfano parlano già di startup vincente. “Lanciamo una startup unica  nel panorama politico attuale, che poggia su solide radici – dice il deputato palermitano di Ap Dore Misuraca -, i  risultati di questi cinque anni di governo sui conti pubblici, sul  lavoro, sui diritti, e che vuole continuare a contribuire alla  stabilita’ del Paese. Guardiamo al futuro con ottimismo e con la  consapevolezza che solo dall’unione di forze riformiste, popolari,  moderate e responsabili, lontano da qualsiasi estremismo, l’Italia  può farcela davvero. Continuiamo nel solco del percorso tracciato  in questi anni dai governi Letta, Renzi e Gentiloni. Concretezza,  pragmatismo, coraggio, visione, senso di responsabilità,  credibilita’: con queste caratteristiche, alla base delle nostre  proposte programmatiche, parte dunque la nostra mission, condita  di sano realismo. Beatrice Lorenzin è la miglior garanzia per  vincere questa sfida e per la riuscita di questo progetto”.

La speranza è che non conti solo petali ma d’altronde cosa c’è di meglio di un fiore per mettere insieme un po’ di cespugli?

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