Chi sarà il 46° presidente degli Stati Uniti d’America? Donald Trump o Joe Biden?
Ebbene, ancora non si sa. Sì, perché si sta configurando un duello all’ultimo voto, come quello già accaduto nel 2000 quando ad essere eletto fu George W. Bush e lo sconfitto fu Al Gore.
Al momento, prendendo spunto da quanto riportato da Fox News, la situazione è questa: 238 grandi elettori per il democratico Biden (vice presidente Kamala Harris) e 213 per il repubblicano Trump (vicepresidente Mike Pence).
L’obiettivo per entrambi è raggiungere la quota 270 ma in bilico ci sono i risultati di Georgia (16 voti), Michigan (16), North Carolina (15), Nevada (6), Pennysylvania (20) e Wisconsin (10).
La vittoria dell’uno e dell’altro, quindi, passerà soprattutto per quegli Stati che sono stati già fondamentali nel 2016: Pennsylvania (dov’è in vantaggio Trump); Nevada (qui è in testa Biden); Michigan (sempre Biden) e Wisconsin (ancora una volta Biden). Tuttavia, i distacchi tra i due sono minimi e, quindi, ci sarà da battagliare fino all’ultimo voto.
Ora, potrebbero volerci giorni ma anche settimane per avere il risultato definitivo. In alcuni Stati americani, tra l’altro, si potrà votare anche dopo l’Election Day e ci saranno da contare i tantissimi voti espressi per posta.
Inoltre, la Corte Suprema ha già sentenziato che sarà consentito fino al 6 novembre per completare lo spoglio in Pennsylvania (e questo a Trump non è piaciuto affatto, definendo la decisione «orribile»); e fino al 12 novembre per completare il conteggio in North Carolina. Entrambi sono due Swing State, ovvero Stati Chiave.
Insomma, anche se sia Biden e Trump sostengono di avere la vittoria in pugno, con il secondo, però, molto più pressante del primo, bisognerà attendere ancora prima di conoscere il nuovo Presidente.
Quello che è evidente, però, è che l’establishment ha ancora una volta perso negli USA: prima del voto, infatti, si pensava che Trump avrebbe perso con molto distacco la sfida con Biden per come sta gestendo la pandemia del Covid-19 e per tutto ciò che ha provocato il fenomeno sociale Black Lives Matter. Invece, l’incertezza dell’esito ha dimostrato che gli americani si sono interessati anche ad altro, in primis alle politiche economiche promosse dall’amministrazione Trump prima del coronavirus con risultati positivi oggettivamente evidenti e migliori del recente passato.