In Israele il ministero della salute ha chiesto ai propri cittadini di indossare nuovamente le mascherine nei luoghi pubblici chiusi appena 10 giorni dopo la sospensione dell’obbligo.
Ciò perché è in corso una nuova ondata di contagi da coronavirus, attributa alla variante Delta, altamente infettiva. Il picco dei nuovi casi è un duro colpo per un Paese che ha vaccinato circa il 55% dei suoi 9,3 milioni di abitanti con entrambe le dosi.
Il capo della task force israeliana di risposta alla pandemia, Nachman Ash, ha dichiarato alla radio pubblica che l’obbligo è tornato dopo quattro giorni con oltre 100 nuovi casi al giorno e con 227 casi confermati ieri, giovedì 24 giugno.
«Stiamo assistendo a un raddoppio ogni pochi giorni – ha spiegato Ash – Un’altra cosa che preoccupa è che i contagi si stanno diffondendo».
Ash ha affermato che l’aumento dei casi è probabilmente dovuto alla variante altamente contagiosa del coronavirus rilevata per la prima volta in India, ribattezzata variante delta dall’OMS.
La revoca dell’obbligo della mascherina al chiuso era stata disposta appena il 15 giugno scorso sulla scia di una campagna di vaccinazione di successo. Ash ha, comunque, affermato che, nonostante l’aumento del numero di casi positivi, non ha ancora visto un aumento parallelo dei ricoveri o dei decessi.
«Speriamo che i vaccini ci proteggano da un aumento dei ricoveri e dei casi difficili», ha aggiunto.