Margaret Loughrey, che otto anni fa vinse un jackpot di 27 milioni di sterline (31 milioni di euro) alla lotteria, è stata trovata morta nella sua casa di Strabane, nella contea di Tyrone, in Irlanda del Nord, giovedì 2 settembre. Lo racconta IrishCentral.com.
Dopo aver vinto, la signora Loughrey condivise la sua vincita con i suoi familiari, donando a ciascuno di loro 1 milione di sterline (1 milione e 160mila euro). La donna donò anche una grande quantità della sua vincita in beneficenza e alla sua città natale di Strabane con l’obiettivo di trasformarla in una destinazione turistica.
Nel 2014, la signora Loughrey acquistò il sito abbandonato di Herdmans Mill a Sion Mills per circa 1 milione di sterline. Tuttavia, nonostante i suo piani ambiziosi per rinnovare la proprietà, non è riuscita nel suo intento.
La signora Loughrey viveva con un sussidio di disoccupazione di sole 100 sterline a settimana (116 euro) prima della sua vittoria all’Euromillions, il jackpot più alto mai vinto in Irlanda del Nord.
In un’intervista rilasciata alla BBC nel 2013, la donna raccontò di aver acquistato il biglietto vincente mentre tornava da un’agenzia di collocamento perché le serviva un modulo per candidarsi a un lavoro in un ente di beneficenza. Rivelò anche che voleva condividere la sua ricchiezza perché non aveva senso essere ricchi e soli allo stesso tempo: «Non può rendermi felice, può solo rendermi felice che tutti gli altri siano felici».
Prima della sua morte, la signora Loughrey aveva appena completato la costruzione della casa dei suoi sogni. Paul Gallagher, vicino e consigliere locale, ha svelato al Belfast Telegraph di avere appena trasformato una casa abbandonata soprannominata il fienile nella casa dei suoi sogni con un «tetto di lamiera rotondo».
Nel 2019, però, la signora Loughrey, parlando al Sunday Life, disse che la sua vittoria la mandò «all’inferno e ritorno. Il denaro non mi ha portato altro che dolore. Ha distrutto la mia vita».
Nel 2015 alla signora Loughrey fu ordinato di svolgere 150 ore di servizio alla comunità dopo essere stata condannata per aver aggredito un tassista. Tre anni dopo dovette pagare a un ex dipendente 30mila sterline dopo che un tribunale accertò che lo maltrattò e poi lo licenziò per un «capriccio vendicativo».