Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che il regime degli Ayatollah ha “oltrepassato una linea rossa”, e che Israele non rimarrà in silenzio di fronte al brutale attacco missilistico iraniano contro i cittadini israeliani. L’attacco, avvenuto ieri, martedì 1 ottobre, con circa 180 missili balistici, ha causato lievi ferite a due israeliani e la morte di un palestinese colpito da una scheggia in Cisgiordania. Katz ha ribadito che la risposta di Israele sarà imminente e proporzionata all’aggressione subita.

Araghchi: “Nessun preavviso agli Usa prima dell’attacco”

Dal lato iraniano, il ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha affermato che Teheran non ha avvertito gli Stati Uniti prima del lancio dei missili su Israele. Parlando alla TV di stato iraniana Irib, Araghchi ha spiegato che l’Iran ha comunicato con gli Usa solo dopo l’attacco, mettendoli in guardia dal coinvolgersi nella risposta israeliana. Il messaggio è stato trasmesso tramite l’ambasciata svizzera a Teheran, canale ufficiale per le comunicazioni diplomatiche tra i due Paesi. “Abbiamo avvisato gli Stati Uniti di non intervenire”, ha aggiunto Araghchi.

Le forze britanniche e statunitensi coinvolte nella difesa di Israele

Nel frattempo, il ministro della Difesa del Regno Unito, John Healey, ha confermato che forze britanniche hanno partecipato alla difesa di Israele, dimostrando “coraggio e professionalità” nel respingere l’attacco iraniano. La Bbc ha rivelato che jet da combattimento britannici sono stati impiegati nella missione, simile a quanto avvenuto ad aprile durante un precedente attacco dell’Iran contro Israele. Anche gli Stati Uniti hanno contribuito alla difesa, con il Pentagono che ha annunciato di aver lanciato una dozzina di intercettori su ordine del presidente Joe Biden.

Spazio aereo iraniano chiuso fino a domani

A seguito dell’attacco missilistico iraniano, il portavoce dell’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana ha dichiarato che tutti i voli in Iran sono stati cancellati fino alle 17:00 ora locale di domani (15:30 in Italia). Il cielo iraniano era già stato chiuso ieri notte durante l’attacco.

Araghchi: “Pronti per qualsiasi reazione israeliana”

Il ministro degli Esteri iraniano Araghchi ha ribadito che le forze armate iraniane sono “pronte per qualsiasi azione” da parte di Israele. In una dichiarazione all’agenzia di stampa Tasnim, Araghchi ha avvertito che se il regime israeliano o i suoi alleati intraprendessero nuove iniziative, l‘Iran risponderebbe con forza. “Dovranno affrontare una dura risposta”, ha concluso il ministro, lasciando intendere che l’Iran è pronto a reagire a qualsiasi escalation.

Israele pianifica una significativa rappresaglia

Israele, secondo fonti citate da Axios, sta pianificando una “significativa rappresaglia” in risposta all’attacco missilistico iraniano. L’azione, prevista nei prossimi giorni, potrebbe includere attacchi contro impianti petroliferi in Iran e altri siti strategici. Diversi funzionari israeliani indicano gli impianti di produzione di petrolio come probabili obiettivi, mentre altri suggeriscono che l’operazione potrebbe includere omicidi mirati o la distruzione dei sistemi di difesa aerea iraniani.