L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha confermato ieri, mercoledì 5 giugno, la morte di un uomo in Messico a causa di un ceppo di influenza aviaria (H5N2) mai riscontrato prima in un essere umano.
La vittima è un uomo di 59 anni, deceduto il 24 aprile, lo stesso giorno del suo ricovero a Città del Messico. Dal 17 aprile, l’uomo presentava sintomi quali febbre, dispnea, diarrea, nausea e malessere generale.
L’uomo soffriva di diverse altre malattie e non è stata riferita alcuna “esposizione a pollame o altri animali”.
Differenza dall’H5N1
Secondo l’OMS, il ceppo H5N2 è diverso dal più comune H5N1, noto per aver causato un’epidemia tra i capi di bestiame negli Stati Uniti e aver infettato tre dipendenti di aziende casearie. L’OMS ha precisato che al momento il rischio rappresentato dal nuovo ceppo H5N2 per la popolazione generale appare “basso”.
Considerato meno patogeno dell’H5N1, il virus H5N2 è stato segnalato negli ultimi anni negli allevamenti di diversi Paesi del mondo. Per il momento, non è stata documentata alcuna trasmissione all’uomo. Per quanto riguarda l’H5N1, attualmente non esistono prove di trasmissione da uomo a uomo, ma in aprile l’OMS ha espresso la sua “enorme preoccupazione” sulla diffusione di questo ceppo.
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