A Genova è stato segnalato il primo caso di ricovero ospedaliero per l’influenza H3N2, nota come influenza australiana. Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie Infettive al Policlinico San Martino, ha confermato che “è stato ricoverato un paziente per una forma di H3N2“. Questa variante del virus ha già fatto registrare un’alta incidenza in altre parti del mondo e ora ha iniziato a diffondersi anche in Italia.

Sintomi e impatto sul cervello

Ciò che rende l’influenza H3N2 particolarmente preoccupante è la sua capacità di colpire il sistema nervoso centrale, causando potenziali sintomi neurologici. Esperti internazionali hanno osservato che l’infezione può provocare sintomi come confusione mentale, mal di testa intensi e, in alcuni casi, deliri. Questa influenza non solo interessa le vie respiratorie, ma può estendersi al cervello, complicando il quadro clinico dei pazienti.

Diffusione e raccomandazioni

Con i primi casi già registrati, le autorità sanitarie raccomandano di prestare attenzione ai sintomi e di considerare la vaccinazione antinfluenzale come misura preventiva. “È importante ricordare che l’H3N2 può portare a complicanze significative,” ha sottolineato Bassetti. Si raccomanda particolare cautela per le categorie a rischio, come gli anziani e le persone con patologie preesistenti.

Impatto e preoccupazioni in Italia

L’influenza H3N2 rappresenta una sfida per il sistema sanitario, che si trova a dover affrontare nuove varianti virali con implicazioni potenzialmente gravi. Le misure di prevenzione, tra cui igiene personale e distanziamento, sono essenziali per limitare la diffusione del virus, soprattutto nelle regioni dove sono già stati registrati casi.

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