Luca Morisi, ex guru social di Matteo Salvini, è indagato dalla Procura di Verona per cessione di stupefacenti.
La notizia è riportata stamattina da Repubblica e Corriere della Sera. L’inchiesta è stata avviata dopo la denuncia di carabinieri che hanno perquisito la sua cascina a Belfiore, comune in provincia di Verona, e trovato alcune dosi di droga.
Tutto è cominciato a metà agosto quando durante un controllo sono stati fermati tre giovani e nell’auto è stato trovato un flacone di droga liquida, che dicono gli sia stata fornita da Morisi. Da qui la perquisizione nell’alloggio dello spin doctor di Salvini, dove i carabinieri hanno trovato un modesto quantitativo di droga, compatibile con l’uso personale, la cui detenzione fa, comunque, incorrere nell’illecito amministrativo e nella sanzione.
La Procura di Verona ha, quindi, aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato prevista dall’articolo 73 del Testo unico sugli stupefacenti (‘Produzione, traffico, detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope’) e ha iscritto Morisi nel registro degli indagati.
Il procuratore della Repubblica di Verona, Angela Barbaglio, all’Ansa, ha affermato: “Si tratta di un fatto banale per quanto riguarda l’autorità giudiziaria. Morisi è iscritto nel registro degli indagati per supposta cessione di sostanza stupefacente, sulla cui natura si attende ancora l’esito delle analisi”. Morisi non è ancora stato sentito dal pm. “Mi risulta – ha proseguito Barbaglio – che il difensore dell’indagato abbia preso contatto con il pm titolare dell’indagine – Stefano Aresu ndr. – immagino per parlare degli atti del procedimento”.
In una nota diffusa della Lega, Morisi ha affermato: “Non ho commesso alcun reato, ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo. Chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunita’ della Lega a cui ho dedicato gli ultimi anni del mio impegno lavorativo, a mio padre e ai miei famigliari, al mio amico di sempre Andrea Paganella a fianco del quale ho avviato la mia attività professionale, a tutte le persone che mi vogliono bene e a me stesso”.
E ha aggiunto: “Ho rassegnato il primo settembre le dimissioni dai miei ruoli all’interno della Lega: è un momento molto doloroso della mia vita, rivela fragilità esistenziali irrisolte a cui ho la necessità di dedicare tutto il tempo possibile nel prossimo futuro, contando sul sostegno e sull’affetto delle persone che mi sono più vicine”.
La droga in questione è GBL, comunemente definita ‘droga dello stupro’, qui tutti i dettagli.