Un uomo di origine filippina è stato arrestato in flagranza con l’accusa di avere abusato sessualmente della sua figlia di 13 anni, la quale si trova ora ricoverata all’ospedale di Torino. La vicenda è stata portata alla luce grazie alle telecamere nascoste dagli inquirenti, come riportato dal quotidiano La Stampa.

Sospetti della Procura e segnalazione dell’ospedale

La Procura aveva già dei sospetti riguardo all’uomo, soprattutto dopo che la ragazzina era arrivata in ospedale in stato di gravidanza e si era mostrata evasiva riguardo alla paternità. Di fronte a questo scenario, l’ospedale ha tempestivamente segnalato il caso alle autorità giudiziarie, e il procuratore aggiunto Cesare Parodi ha avviato le necessarie verifiche.

Le telecamere nascoste nella stanza dell’ospedale

Una squadra minori interforze, composta da agenti della polizia municipale, poliziotti e carabinieri, ha installato delle telecamere nascoste nella stanza dell’ospedale in cui è ricoverata la giovane vittima. Durante il periodo di sorveglianza, gli unici ad aver fatto visita alla ragazzina sono stati i familiari, tra cui la madre e i fratelli più piccoli, e proprio durante una di queste visite è stato colto in flagranza l’uomo accusato di abusi.

Sequestro dei cellulari e test del DNA sul feto

L’arresto dell’uomo è avvenuto il 10 luglio, e sono stati sequestrati i cellulari di tutta la famiglia per ulteriori indagini. Inoltre, è stato disposto l’esito del test del DNA sul feto per determinare la paternità del bambino non ancora nato.

Assistenza medica e psicologica per la giovane vittima

Nel frattempo, la ragazza è costantemente seguita da medici e psicologi, che le offrono l’assistenza necessaria per affrontare questa terribile esperienza. Il caso resta sotto la luce dei riflettori e la giustizia farà il suo corso per garantire che sia fatta piena luce su questa tragica vicenda.