La Regione Veneto, a proposito dell’autobus precipitato dal viadotto a Mestre, ha informato che “attualmente risultano ricoverati presso gli ospedali del Veneto quindici pazienti. Undici di loro sono in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive). Fra di essi ci sono dodici adulti e tre minori”.
Presso l’ospedale di Mestre sono ricoverati cinque pazienti, tre di nazionalità ucraina, un tedesco, una persona in corso di identificazione; all’ospedale di Dolo, un paziente di nazionalità francese, all’ospedale di Mirano un paziente di nazionalità croata; all’ospedale di Treviso invece sono ricoverati cinque pazienti, di cui due minori austriaci, uno spagnolo, un austriaco, una donna ucraina; a Padova ci sono due pazienti, una donna spagnola, una donna ucraina, una in corso di identificazione.
La nota regionale ha reso anche noto che “nella notte è stato trasferito un paziente dall’ospedale di Treviso al centro grandi ustioni di Padova. Un ulteriore paziente è stata trasferita poco fa da Mestre a Padova (una donna ancora in corso di identificazione)”.
Si è appreso che la Procura della Repubblica di Venezia ha disposto una perizia informatico-forense sul telefono cellulare in uso all’autista, morto anche lui. Lo smartphone, infatti, è stato recuperato e sequestrato e sarà affidato a un consulente informatico nominato dagli inquirenti per ricostruire il traffico telefonico e dei dati nei momenti precedenti lo schianto.
Questo esame permetterà agli investigatori di verificare se a provocare la tragedia possa aver concorso una distrazione del 40enne che era alla guida dell’autobus.