Il pentito di mafia è Pasquale Di Filippo, in fuga da Palermo, e chiede 1 milione di euro di risarcimento alla Rai e alla società produttrice della fiction tv “Il cacciatore”. Il motivo? La figlia 14enne ha scoperto che il padre è un pentito proprio guardando uno degli episodi della serie e Tv.
“Da sei mesi, ormai, lei non mi rivolge la parola, nemmeno uno sguardo. Da sei mesi vive nella sua stanza ed esce soltanto per andare a scuola”, così racconta Di Filippo nel corso di un’intervista rilasciata a Repubblica. Lui, all’inizio degli anni ’90, era un sicario della cosca di Brancaccio. Dopo l’arresto si pente e fa arrestare Leoluca Bagarella, cognato di Riina, e il killer di Don Pino Puglisi. Confessa anche 4 omicidi e sconta 10 anni di carcere prima di ottenere una nuova identità.
“Una sera, abbiamo visto una puntata della serie Rai. A un certo punto, l’immagine si ferma sull’attore che interpreta me. Spunta una scritta: “Pasquale Di Filippo, oltre 20 omicidi”. E vengo dipinto come un torturatore, addirittura coinvolto nel sequestro del piccolo Di Matteo, il figlio del pentito. Tutte falsità”, dice il Di Filippo. E conclude: “A me interessa soltanto che venga ristabilita la verità su di me, perché non posso essere condannato anche a perdere mia figlia”.
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