L’Australian Open del 15 gennaio ce lo dirà
Ancora entusiasti per le gesta di Jannik Sinner, che assieme ad Arnaldi ci ha regalato la Coppa Davis, non ci siamo resi conto che questa indimenticabile stagione di tennis sta ormai volgendo al termine. Ed è un peccato, perché avremmo volentieri continuato a beneficiare delle piacevoli sorprese targate Italia. O, meglio, targate Jannik Sinner. È lui infatti il protagonista di questo 2023, con la sua crescita improvvisa ma prevedibile, considerando le sue caratteristiche tecnico-atletiche, che ha subito un’accelerazione grazie ai quattro match disputati contro il mostro sacro della racchetta Novak Đoković. Affrontando più volte il più forte tennista di tutti i tempi, l’altoatesino ha capito come fare per prendere un giorno il suo posto. Non solo superandolo in semifinale di Coppa Davis, ma anche in occasione del Round Robin delle ATP Finals, vinte dal serbo proprio contro Sinner per 6-3, 6-3. Se Jannik ha ampiamente dimostrato di essere il presente e soprattutto il futuro del tennis azzurro, il prossimo anno sarà tempo per lui per consacrarsi definitivamente, provando a raggiungere la vetta del ranking ATP oggi occupata da Novak Đoković. Ancora una volta il destino dei due fuoriclasse provenienti da due generazioni diverse si intreccia. Chissà se l’italiano diventerà la bestia nera del serbo e lo obbligherà a ritirarsi perché stanco di perdere, oppure se questa è soltanto una bella suggestione per chi tifa Italia.
Appuntamento nella terra dei canguri ricordando ciò che ha fatto
Stando al calendario tennis 2024 l’appuntamento più importante per Sinner è l’Australian Open del 15 gennaio. Questa manifestazione, a cui tutti i più forti tennisti vogliono presenziare, che lo scorso anno lo ha visto soccombere agli ottavi di finale per mano del greco Tsitsipas, è il palcoscenico ideale per potersi riconfermare dopo quanto di buono ha fatto vedere nel 2023. Non soltanto quando ha conquistato la Coppa Davis, che l’Italia non vinceva da oltre 40 anni, oppure l’ATP di Montpellier, battendo in finale un Maxime Cressy in grande difficoltà, ma anche quando ha rivaleggiato durante l’atto conclusivo del torneo di Rotterdam con un solido Medvedev. In più non va dimenticato lo spettacolo offerto dall’altoatesino quando durante l’Indian Wells e l’ATP Miami ha duellato con Alcaraz eliminandolo in semifinale. Questo piccolo grande successo accadeva a Miami. Lo straordinario Jannik oggi può definirsi un veterano nonostante la giovane età perché dalle sconfitte è riuscito a rialzarsi più forte di prima. Come in occasione dell’eliminazione al secondo turno del Roland Garros contro il tedesco Daniel Altmaier, che lo ha battuto in cinque set. Nessuno se lo sarebbe aspettato perché l’avversario non era certo dei più temibili; eppure è servito per bruciare le tappe come soltanto i predestinati sanno fare.
In futuro vedremo più finali tra Sinner e Alcaraz?
Oltre all’azzurro c’è almeno un altro predestinato: Alcaraz. Lo spagnolo è già un top player, essendo riuscito a diventare il più giovane tennista di sempre ad aver occupato per alcune settimane il primo posto della classifica ATP. Questo traguardo è frutto di un grande e intenso lavoro che ha portato alla conquista di dodici titoli nel circuito maggiore, tra cui due tornei del Grande Slam (US Open 2022 e Wimbledon 2023) e quattro Masters 1000. Un bottino davvero niente male per un atleta che non ha punti deboli. Un po’ come il nostro Jannik Sinner, che finalmente è riuscito a lavorare sull’aspetto mentale cancellando la foga che aveva nel provare a tutti i costi il colpo ad effetto per dimostrare il suo valore. Questa evoluzione si è vista contro Nole, durante il match di Round Robin delle ATP Finals. In quell’occasione è apparso insensibile alla pressione che lo circondava. E così se nel 2024 confermerà quanto fatto nel 2023, Sinner tra qualche anno si giocherà più trofei lottando in finale contro l’enfant prodige Alcaraz. Il futuro è praticamente scritto, a meno di colpi di scena a cui noi italiani non vogliamo nemmeno pensare.
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