Vladimir Putin, dopo avere fallito la presa della capitale Kiev in pochi giorni, avrebbe deciso di cambiare la tattica di guerra in Ucraina e starebbe ora puntando alla “protezione degli obiettivi territoriali chiave”. Lo scrive il Wall Street Journal, citando funzionari statunitensi di alto rango senza, però, farne il nome.
Uno di questi ha affermato, analizzando i dati a sua disposizione, che l’efficace difesa delle forze armate ucraine hanno spinto Putin ad adeguare la sua tattica. Di conseguenza, il presidente russo adesso vuole costringere il governo di Kiev ad accettare le pretese di Mosca sui territori meridionali e orientali dell’Ucriana. La Russia, in pratica, vuole creare un “corridoio terrestre” tra l’ovest del Paese e la Crimea occupata nel 2014, oltre ad espandere il controllo sul Donbass.
Allo stesso tempo, le truppe di Putin continueranno a premere militarmente, compresi i bombardamenti delle città, sperando di costringere Zelensky a rinunciare alla possibilità di unirsi con l’Occidente e ad accettare lo status di neutralità.
Tuttavia, se tali richieste di Putin non dovessero essere soddisfatte, sempre secondo i funzionari statunitensi, la Russia cercherà di mantenere tutti i territori occupati dalle sue truppe regolari e ne prenderà altri. Questo significherebbe per gli ucraine settimane, e forse mesi, di attacchi missilistici e di artiglieria da parte dell’esercito russo.
Infine, secondo Daniel Fried, ex alto funzionario del Dipartimento di Stato degli USA, l’obiettivo di Putin di conquistare l’Ucraina non è cambiato ma lo sono le sue tattiche.