L’esercito ucraino ha intercettato una chiamata di un generale russo e lo ha ucciso. Lo riporta il New York Times.
Il giornale americano ha citato due ufficiali militari statunitensi come fonti, senza nominare l’alto ufficiale e senza indicarne la posizione. La notizia è rilevante perché dimostra che l’esercito russo sta utilizzando un sistema di comunicazione non protetto e che l’Ucraina – che, al momento, ha comunicato l’uccisione di quattro generali – è stata in grado di intercettare.
Il New York Times ha fornito pochi dettagli sul generale, la cui chiamata intercettata avrebbe portato alla sua morte: “Gli ucraini hanno intercettato la chiamata di un generale, l’hanno geolocalizzata e hanno attaccato la sua posizione, uccidendo lui e il suo staff”, si legge.
Una fonte vicina al presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto al Wall Street Journal che i servizi segreti ucraini hanno istituito un’unità speciale per dare la caccia agli alti comandanti russi. Nell’annunciare la morte del maggiore generale Vitaly Gerasimov, ucciso vicino a Kharkiv, i funzionari ucraini hanno menzionato “problemi significativi di comunicazione”. Per provare ciò, l’Ucraina ha anche rilasciato un audio in cui si ascolta un soldato russo segnalare la morte di Gerasimov a un superiore. Nella conversazione, il soldato ha affermato che il sistema di comunicazione russo ha smesso di funzionare in Ucraina, costringendoli a usare linee non sicure.
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