Le truppe di occupazione russe avrebbero usato munizioni al fosforo vicino alle città di Irpin e Hostomel, nella regione della capitale ucraina Kiev. Lo ha detto il sindaco di Irpin Oleksandr Markushyn (nella foto).
Il primo cittadino, infatti, ha affermato: “Ieri, 22 marzo, a tarda sera, gli invasori russi hanno usato munizioni proibite al fosforo nella periferia nord-occidentale di Kiev. La zona di distruzione approssimativa è Hostomel-Irpin”, allegando una fotografia dell’esplosione. Il sindaco ha osservato che l’uso di queste armi da parte dei nemici contro i civili rappresentano un crimine contro l’umanità e una violazione della Convenzione di Ginevra del 1949.
Sul fronte del sostegno militare all’esercito di Kiev, la Germania avrebbe deciso di fornire altri 2.000 lanciarazzi. Ciò è emerso da una richiesta avanzata dal Ministero della Difesa al Consiglio di Sicurezza federale.
Inoltre, come riportato da John Kirby, portavoce del Pentagono, durante un briefing alla stampa, le forze di invasione russa in Ucraina hanno non solo il morale basso ma anche problemi logistici e di approvvigionamento: “Continuiamo a vedere indicazioni di un crollo in alcune unità – ha detto Kirby – e indicazioni che i russi non hanno pianificato in maniera appropriata la logistica e gli approvvigionamenti. l morale è importante per l’efficacia e la coesione”, sottolineando che ci sono “indicazioni che il morale è un problema crescente all’interno delle forze russe che stanno combattendo in Ucraina” e ciò “si traduce in un potenziale problema di efficacia militare”.
Infine, il governo polacco ha espulso 45 diplomatici russi ritenuti sospette spie. Il portavoce del ministero degli Esteri della Polonia, Lukasz Jasina, ha annunciato che hanno 5 giorni di tempo per lasciare il Paese.: “Il motivo per questa decisione è stata la pratica da parte del personale dell’Ambasciata russa di attività non compatibili con le leggi polacche e che violano le norme della Convenzione di Vienna, ovvero non compatibile con lo status diplomatico”.
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