Oggi, giovedì 7 aprile, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione per sospendere l’adesione della Russia al Consiglio per i diritti umani dell’ONU (UNHRC) con sede a Ginevra.
Il progetto di risoluzione – Sospensione dei diritti di appartenenza della Federazione Russa al Consiglio per i diritti umani – ha ottenuto 93 sì e 24 no dai 193 membri dell’Assemblea generale. 58 Paesi si sono astenuti e 18 non hanno partecipato alla votazione. La Cina ha votato contro la mossa promossa dagli Stati Uniti d’America.
Da ricordare che la maggioranza dei due terzi dei membri votanti – le astensioni non contano – può sospendere un Paese dal Consiglio con 47 membri. La Libia è stata sospesa nel 2011 a causa delle violenze contro i manifestanti da parte delle forze fedeli all’allora leader Muammar Gheddafi. La risoluzione ha espresso “grave preoccupazione per l’attuale crisi umanitaria e dei diritti umani in Ucraina”, in particolare per le segnalazioni di violazioni dei diritti da parte della Russia.
In quanto membro del consiglio con sede a Ginevra, la Russia era al secondo anno di un mandato di tre. L’Assemblea Generale ha adottato altre due risoluzioni relative alla “operazione militare speciale” della Russia in Ucraina, cominciata il 24 febbraio scorso.
Dopo che l’Ucraina ha accusato le truppe russe di “avere ucciso centinaia di civili” per le strade del sobborgo di Bucha, vicino Kiev, gli Stati Uniti hanno annunciato che avrebbero chiesto la sospensione della Russia che, però, continua a negare di attaccare i civili.
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